Nord Est e fecondazione assistita: come si orienta l`opinione pubblica? L`Osservatorio sul Nord Est, curato da Demos per Il Gazzettino, indaga oggi la percezione dei cittadini rispetto alla possibilità di ricorrere a tecniche mediche per la procreazione.
Il favore generale, rispetto a questo tema, è ampio: l`83% degli intervistati, infatti, ritiene che “una coppia, se non può avere figli, possa ricorrere alla fecondazione assistita”. E se consideriamo casi più controversi?
Circa il 66% è d`accordo che anche le coppie non sposate possano farvi ricorso, e il 61% accetta l`idea che, in caso di partner sterile, la coppia possa ricorrere a donatori esterni. Minoritaria, invece, la quota di nordestini che permetterebbe l`utilizzo della pratica da parte di donne o uomini single (rispettivamente: 35 e 21%).
La legge 40/2004 che regola la procreazione assistita è stata oggetto di molte critiche fin dalla sua approvazione. Dopo i (falliti) referendum del 2005, abbiamo assistito a molti ricorsi vinti da coppie che contestavano i limiti imposti. L`ultimo, della Corte
Europea dei Diritti Umani, mette in crisi l`intero impianto della normativa. Ma chi, secondo la popolazione, dovrebbe poter accedere a queste pratiche? L`orientamento
generale dei nordestini verso la fecondazione assistita è positivo: oltre 8 intervistati su 10 la considerano favorevolmente.
Indagando i casi specifici, però, vediamo come ci siano diverse gradazioni di accordo. Le coppie – siano esse non sposate oppure composte da un partner sterile dovrebbero poter accedere alla fecondazione assistita per oltre il 60% degli intervistati. Diverso, invece, il discorso per quanti non sono in coppia.
La maternità attraverso tecniche mediche di una donna sola è vista con favore dal 35% dei nordestini, mentre per un uomo single la quota si riduce ulteriormente a circa il 21%. Complessivamente, è circa il 21% a ritenere che alla fecondazione assistita possano accedere solo delle coppie, escludendo i single, mentre il 19% la approva per tutte le categorie, siano coppie o single. Ci sono delle dimensioni che influenzano l`orientamento dei cittadini?
Consideriamo la religiosità. Il favore verso la fecondazione assistita solo per le coppie non mostra sostanziali differenze rispetto alla pratica religiosa, mentre coloro che sostengono la procreazione medica per tutte le categorie sono più numerosi tra non praticanti (28%) e praticanti saltuari (23%).
Più della fede, però, incidono le divisioni politiche. La fecondazione assistita solo per le coppie viene sostenuta soprattutto dagli elettori del Pdl (26%), mentre sono quelli di Pd (23%) e Idv (49%) a mostrarsi più disponibili alla possibilità di aprire a tutte le
categorie. Più contrastati, invece, appaiono i sostenitori del Mov. 5 Stelle: tra loro, infatti, circa 1 su 3 sostiene la fecondazione solo per le coppie, ma il 28% la vorrebbe applicata a tutte le categorie.
Il genere, infine, offre indicazioni importanti: è tra gli uomini che possiamo osservare gli orientamenti più aperti. Indipendentemente dal genere, poi, è tra giovani e adulti (fino a 44 anni) che rintracciamo l`apertura più ampia verso la fecondazione assistita
alle sole coppie. Se consideriamo insieme età e genere, però, questo orientamento si esplicita soprattutto tra i giovani uomini (15-24 anni). Al contrario, l`orientamento
favorevole alla fecondazione assistita sia per coppie che per single è presente in misura maggiore tra le donne fino a 44 anni (e in misura ancora più forte le under-25), mentre tra gli uomini il campo si restringe a coloro che hanno tra i 25 e i 44 anni.
L’Associazione Luca Coscioni è una associazione no profit di promozione sociale. Tra le sue priorità vi sono l’affermazione delle libertà civili e i diritti umani, in particolare quello alla scienza, l’assistenza personale autogestita, l’abbattimento della barriere architettoniche, le scelte di fine vita, la legalizzazione dell’eutanasia, l’accesso ai cannabinoidi medici e il monitoraggio mondiale di leggi e politiche in materia di scienza e auto-determinazione.