Eutanasia, malato terminale nel video choc “Voglio decidere io”

LEGGO

Gilberto, malato terminale di cancro al fegato, chiede di poter restare se stesso fino alla fine: «Altrimenti morirei sconfitto». È il protagonista del video per la legalizzazione dell’eutanasia in Italia, prodotto dall’Associazione Luca Coscioni e presentato oggi nella sala stampa della Camera. 

Gilberto aveva risposto nelle scorse settimane all’appello ‘A.A.A. Malati terminali cercasi’. E ora dà la sua testimonianza. «La mia preoccupazione – racconta nel video – è che questo tumore cominci a prendere il cervello e non sono più nelle condizioni di intendere e volere. Voglio decidere di smettere di vivere quando non potrò più fare le semplici cose che faccio adesso».

Il video, della durata di 3 minuti, è pubblicato sul sito www.eutanasialegale.it. All’inizio della prossima settimana sarà in rete anche la versione spot da 40 secondi. L’Associazione Luca Coscioni ed Exit – Italia hanno anche presentato una proposta di legge di iniziativa popolare sul ‘Rifiuto di trattamenti sanitari e liceità dell’eutanasià: sul sito Eutanasialegale.it si raccolgono finanziamenti e disponibilità per avviare la raccolta firme negli 8.000 comuni italiani, spiega una nota.

«Il testo – afferma Filomena Gallo, segretario dell’Associazione Luca Coscioni – è stato redatto con l’ausilio di magistrati, avvocati e medici. Abbiamo dalla nostra parte la carta costituzionale sul rifiuto delle terapie e anche i cittadini: un recente sondaggio di Isopublic stabilisce che il 71% degli italiani è favorevole all’eutanasia». «Ci mobiliteremo tutti – prosegue Emilio Coveri, presidente di Exit-Italia – per la raccolta delle firme perchè siamo stanchi di vivere in un Paese che ci manda in esilio a morire, anche a costi molto alti, quasi 10.000 euro per una morte assistita in Svizzera». «Da quando abbiamo lanciato lo spot ‘AAA malato terminale cercasi’ abbiamo ricevuto diverse richieste di persone malate – racconta Marco Cappato, tesoriere dell’associazione Luca Coscioni – disposte ad accettare la nostra iniziativa. Questo video è solo il primo, tenteremo di mandarlo in onda in Rai».

«Questo video mi riporta indietro di sei anni perchè ricordo gli ultimi istanti di vita di Piergiorgio. Il diminuire sempre maggiore delle forze fisiche e del suo modo di essere. Quando poi lui non si è più riconosciuto in se stesso, è stato allora che ha scelto di vivere», ricorda Mina Welby, copresidente dell’associazione Luca Coscioni.