ROMA – «È stato affossato» l`emendamento, approvato la scorsa settimana in commissione alla Camera, che permetteva il disconoscimento da parte della madre anche per il figlio ottenuto mediante procreazione artificiale. Per dare un iter «più veloce alla proposta di legge, senza passare per l`Aula – denuncia la radicale Maria Antonietta Farina Coscioni – c`era la disponibilità di tutti i gruppi di procedere in sede legislativa. Però il gridare allo scandalo per la modifica della legge 40 ha fatto sì che nella seduta successiva della commissione Affari sociali ci sia stato un ripensamento da parte di tutti, dal gruppo del Pdl alla Lega all`Udc». Tra i motivi del «ripensamento» anche il timore che l`emendamento potrebbe aprire alla pratica dell`utero in affitto e ai bambini nati da coppie gay.
L’Associazione Luca Coscioni è una associazione no profit di promozione sociale. Tra le sue priorità vi sono l’affermazione delle libertà civili e i diritti umani, in particolare quello alla scienza, l’assistenza personale autogestita, l’abbattimento della barriere architettoniche, le scelte di fine vita, la legalizzazione dell’eutanasia, l’accesso ai cannabinoidi medici e il monitoraggio mondiale di leggi e politiche in materia di scienza e auto-determinazione.