Dal blog di Severino Mingroni: il mio cinguettio a Tony Nicklinson

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Nel 2006, avendo io lo stesso dono …satanico di Tony Nicklinson dal 22 ottobre 1995, credevo che la eutanasia fosse la soluzione per me; e lo scrissi anche a Rita Bernardini, allora semplice segretaria, o dirigente, della Associazione Luca Coscioni. Così, il 15 settembre dello stesso anno, le inviai un pacco contenente regali soprattutto informatici, che però conteneva pure il seguente mio messaggio per lei stampato su un foglio A4:

 

 


 

“…E veniamo a noi. Quando ero normodotato e solo in casa, pensavo spesso: veniamo da madre natura e ci aspetta il nulla eterno. E la vita è solo una parentesi. E può essere molto breve, perché la morte è una eventualità permanente. Allora, che senso ha la vita? Poi, uscivo e mi tuffavo tra la folla, incontravo le amiche e gli amici, e non mi interrogavo più sul senso della vita. Ora sono un lockedin e ti dico: forse la vita ha un senso ma, per trovarlo, occorre stare bene sia fisicamente sia psicologicamente, e io non sto bene più, né in un senso né nell’altro. E infatti, penso spesso alla eutanasia attiva volontaria: http://www.uaar.it/laicita/eutanasia/ . Si, ho una stupenda famiglia, ho lo HeadMouse, ho conosciuto Luca, i Radicali, particolarmente te e Donatella, e l’ADUC. Ma spesso mi chiedo: grazie soprattutto a Luca-Radicali-ADUC, ho vissuto tanto e non vegetato più, allora perché cavolo vivo ancora, perché non muoio? Non posso nemmeno più tuffarmi nella folla, bensì solo nelle email: quelle che arrivano, e le mie collettive e/o con altre allegate. Magra consolazione. Voi avete anche i cellulari: io non so cosa siano, a parte gli sms via computer. Si, c’è chi sta peggio: so di un lockedin cieco pure! Ma vorrei morire lo stesso, perché ho finalmente vissuto e non più vegetato soprattutto. Non voglio più angosciarti e aggiungo solo: insieme a questa lettera, c’è quella per Daniela con la spiegazione dei 2 CD nella busta + un floppy rosso per te. Ciao,

Severino

 

From: Rita Bernardini

 

Sent: Monday, September 18, 2006 12:04 PM

To: Severino Mingroni

Subject: E’ arrivato il tuo regalo per me!

 

Caro Severino,

ho ricevuto pochi minuti fa il tuo gradito regalo. Sono riuscita però ad aprire solo il CD numero 2, mentre il numero 1 mi impalla il computer. Per il floppy, invece, devo andare alla ricerca di un PC dove inserirlo, perché nella mia stanza non ve ne sono. Complimenti per il lavoro politico che riesci a fare comunicando con gli altri!

Mi ha molto colpito il messaggio che mi hai mandato: è come se tu volessi fare una sorta di "ferma immagine" sulla tua vita. Quando scrivi "ho vissuto e non più vegetato, allora perché cavolo vivo ancora?". A parte che il passaggio non mi sembra molto logico, ti rendi conto di quanto lavoro fai, di quanto ci hai fatto capire, di quanto ci farai ancora comprendere?

Vedi, tu hai una caratteristica che non hanno altri che hanno handicap magari molto più lievi del tuo: tu ti interessi a tutto; tu, partendo da te stesso e dalla tua condizione, vuoi migliorare (e migliori) te stesso e gli altri; sei curioso, navighi, scopri, trasmetti; sei dolce, affettuoso, depresso, incazzato. Io ti capisco perché i momenti di depressione li abbiamo tutti (chi più, chi meno), ma non ti incoraggio né ti cullo in questi tuoi pensieri. Io ti incoraggio, invece, nella tua "opera" che non mi pare proprio volga al tramonto. Vedi, c’è una cosa molto bella che dice Welby, "la morte è un processo di apprendimento" e "non ci può essere una morte dignitosa", solo la vita può e deve esserlo nella fatica e – diciamolo FORTE – anche nella bellezza di viverla.

SMACK!

TUA RITINA


Rita Bernardini