Biondini, che alcuni mesi fa ha inviato al sindaco, Romano Carancini, una lettera per chiedergli proprio l’ istituzione del registro, spiega: «È chiaro che senza una legge nazionale, al momento in discussione alla commissione Affari sociali in Parlamento, le dichiarazioni non sono vincolanti, ma hanno valenza para legale di cui si deve tener conto. In Italia sono molti i Comuni ad avere adottato il registro e nelle Marche c’ è a Senigallia, Santa Maria Nuova, Petritoli, Fermo e ad Ancona il Consiglio lo ha deliberato. Vorremmo che anche Macerata esistesse questo strumento». Piccioni aggiunge: «Molti cittadini si sono rivolti a Cittadinanzattiva per chiedere come fare riguardo al tema del registro Dat, sia persone tra i 40 e i 50 anni, che single over 65 o anziani senza figli. Noi siamo fortemente convinti del registro e diamo la nostra forte adesione, anche perché da qualche anno si registra la graduale presa di coscienza di alcuni medici di famiglia sul tema. L’ auspicio è che l’ odg di Miliozzi non scateni guerre di religione, ma trovi accoglienza». A concludere è stato Sbriccoli: «L’ ordine dei Medici è d’ accordo sulle dichiarazioni anticipate di volontà, anche perché il nostro codice deontologico continua a ripetere, ormai dagli anni 90, l’ astensione dall’ accanimento terapeutico». L’ auspicio è «un profondo rapporto tra politica e professionisti», e, riguardo alla discussione in Consiglio, che ci siano ampia condivisione e trasversalità, magari l’ unanimità.
https://www.youtube.com/watch?feature=player_embedded&v=3CTO90N3W4o