Con le cellule staminali ricostruiti i tessuti ossei di mascella e mandibola

di Cristina Bertolini
cellule staminali embrionalicellule staminaliMONZA – Il tessuto osseo di mascella e mandibola si rigenera dalle cellule staminali. Il primo esperimento sull’uomo è stato effettuato mercoledì 15, alle 7,30, dallo staff del professor Marco Baldoni, direttore della Clinica odontoiatrica dell’università Milano Bicocca, presso l’ospedale San Gerardo, insieme al dottor Fabrizio Carini, responsabile della Chirurgia orale. L’intervento è stato realizzato su un paziente monzese di 40 anni, affetto da una parodontopatia diffusa che nella mandibola permetterà di evitare la perdita dei denti, mentre nella mascella verrà rigenerato l’osso eroso da batteri e da traumi. Sull’osso rigenerato si potranno poi innestare protesi dentali. L’operazione ha richiesto due mesi di preparazione.
Il 17 marzo scorso è stato prelevato il midollo osseo dal bacino, da cui sono state estratte le cellule satminali mesenchinali, le progenitrici di tutte le altre che poi si differenziano per le diverse parti del corpo. Fino al 18 aprile sono state tenute in coltura per espandersi. Se ne è occupato, come una fabbrica cellulare, il laboratorio Stefano Verri, sempre del San Gerardo.
Il 18 aprile le cellule mesemchimali espanse sono state inserite all’interno di uno Scaffold, un’impalcartura di tessuto biocompatibile, stimolate alla differenziazione come ossa di mascella e di mandibola.
Poi finalmente l’altro giorno l’intervento. Le impalcature di 0.5 millimetri sono state inserite nei difetti ossei già diagnosticati dove produrranno un milione di nuove cellule ossee. «Il lavoro preliminare – ricorda il professor Baldoni – è iniziato 6 anni fa con la ricerca sulla rigenerazione ossea, cofinanziata dal Ministero dell’Università e ricerca scientifica e poi proseguita con esperimenti sugli animali nel laboratorio di Neuroscienze e tecnologie biomediche». Al termine l’Istituto superiore di sanità ha approvato il protocollo di sperimentazione clinica sull’ uomo per un totale di 7 casi. Il primo, operato ambulatorialmente, verrà controllato ogni 4, 8,12 mesi. Già tra quattro il tessuto osseo dovrà essere formato. Si tratta di superfici da pochi millimetri a qualche centimetro.