Cervello che si autoripara

di Lucia Zambelli
Sull’Alzheimer due ricerche, in corso a Firenze, sono state presentate ieri nel corso della Giornata della Ricerca.
La prima, che fotografa gli impulsi dei neuroni della corteccia cerebrale, si avvale della microscopia non-lineare, penetrando nei tessuti fino a un millimetro di spessore. Si cerca, così, dì capire in che modo il cervello si autoripara: ci stanno lavorando il Laboratorio Europeo di Spettroscopie Non-lineari (LENS) e il Dipartimento di Fisica dell’Università di Firenze.
La seconda ricerca fa parte di una nutrita serie di studi su Alzheimer, cardiopatie, tumori maligni, staminali, condotti da 13 gruppi interdisciplinari, coordinati dall’endocrinologo Mario Serio. Condotta dal biochimico Massimo Stefani, riguarda la variante di una lipoproteina (ApoE4) coinvolta nel trasporto e metabolismo dei colesterolo. I portatori di questo gene hanno più probabilità, in vecchiaia, di ammalarsi di Alzheimer.