Cavriago/La proposta: “Vai all’anagrafe a depositare il tuo testamento biologico”

testamento biologicoAll’anagrafe sono custoditi tutti i dati che riguardano la nostra vita, dal principio alla fine. E se tra i vari registri ve ne fosse uno che riguarda il testamento biologico? Ovvero un registro dove ognuno potrebbe indicare i trattamenti medici che intendesse ricevere nel caso di incapacità di comunicazione, stato di incoscienza o diminuite capacità mentali; nel caso, insomma, in cui venga a mancare il dialogo tra medico e paziente. Lo hanno proposto a Cavriago,

in provincia di Reggio Emilia: il gruppo di maggioranza in consiglio comunale (Pd e Italia dei Valori, insieme con i socialisti) ha presentato una mozione per l’istituzione di un registro per i testamenti biologici gestito direttamente dall’anagrafe. E’ la prima volta che nella provincia di Reggio Emilia si affronta l’argomento, una proposta che intende colmare il buco normativo che si è creato dopo la delicata vicenda di Eluana Englaro. Secondo gli esponenti del Pd, l’invenzione del registro impedirebbe penose e lunghe battaglie legali per far valere la situazione dei cittadini in lotta tra la vita e la morte. I politici che hanno proposto la mozione citano inoltre due articoli della nostra Costituzione: l’articolo 13 dichiara che “la libertà personale è inviolabile” e l’articolo 32 “nessuno può essere obbligato a un determinato trattamento sanitario se non per disposizione di legge” e “la legge non può in nessun caso violare i limiti imposti dal rispetto della persona umana”. La mozione di Cavriago potrà indicare la strada alle future leggi che passeranno in Parlamento? Difficile dirlo. Di sicuro la legge dovrà oltrepassare uno scoglio molto duro, quello dei cattolici.