Cannabis per usi medici, nuovo via libera della Regione

Il Secolo XIX Genova

Con 22 voti favorevoli, tutti del centrosinistra, e 5 astenuti (minoranza) la Liguria ha approvato la legge che consente l’erogazione dei farmaci e delle preparazioni galeniche abase di cannabinoidi per finalità terapeutiche. « A seguito della parziale bocciatura della legge regionale approvata nell’agosto del 2012 – hanno spiegato i consiglieri di Sel, Stefano Quaini, Alessandro Benzi e Matteo Rossi – si è modificato il testo accogliendo nei contenuti la pronuncia della Corte Costituzionale. Il nuovo testo prevede che i medicinali e i preparati galenici magistrali a base di principi attivi cannabinoidi siano prescritti dal medico specialista del servizio sanitario regionale sulla base di un piano terapeutico secondo le specifiche disposizione previste dalla normativa vigente. Per ridurre il costo dei medicinali importati dall’estero – continuano i consiglieri di Sel – la giunta potrà stipulare convenzioni con centri ed istituti autorizzati». Il risultato «pone la Liguria all’avanguardia per quanto riguarda la somministrazione di farmaci a base di cannabinoidi».

«L’augurio – dicono i tre consiglieri – è che questa volta la legge possa diventare veramente operativa in modo da garantire una cura alternativa ai pazienti affetti da dolore cronico, sottoposti a cure palliative, o patologie neurodegenerative». Matteo Rosso, capogruppo del Pdl, ha motivato così l’astensione del proprio gruppo: «Ci ha lasciato perplessi il metodo utilizzato per la prescrizione dei farmaci in questione, a nostro avviso un po’ troppo generico. Questi sono farmaci da utilizzare con grande attenzione. Ne hanno bisogno i malati che hanno gravi sofferenze». Rosso chiude con un appello: «Non vorrei che questa legge venisse strumentalizzata ideologicamente da una parte di sinistra. Non ne fate una bandiera politica di partito, ma uno strumento per fornire cure a malati. La salute non è appannaggio di un partito o di un altro».