Aborto, guerra di propaganda

consultori la diffusione e la divulgazione dell’informazione sui diritti dei cittadini con riferimento alle questioni etiche e della vita, riconoscendo a tutte le associazioni pari opportunità di comunicazione ». A mancare, però, è il regolamento attuativo che, in una proposta della giunta regionale, è stato recentemente bocciato in consiglio. «Vorremmo inoltre capire se questi volontari possono anche accedere ai reparti di ginecologia e alle liste delle donne che richiedono l’interruzione volontaria di gravidanza – aggiunge Franco Fois dell’associazione Coscioni – Chiederemo quindi al direttore generale se è a conoscenza della presenza di questomateriale, di illustrarci nei dettagli l’attività dei volontari all’interno dell’ospedale e a quali norme si faccia riferimento ».

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