40 secondi per dire basta

Mentre un recente sondaggio a cura di IsoPublic attesta che il 76% degli italiani è  favorevole all’autodeterminazione, ed il 71% ammette che ricorrerebbe alle politiche di fine vita in prima persona, Filomena Gallo, segretario dell’Associazione Coscioni, ha presentato la proposta di legge di iniziativa popolare “Rifiuto dei trattamenti sanitari e liceità dell’eutanasia”. Il testo, ancora provvisorio, è stato redatto con l’aiuto di medici specialisti – tra cui Mario Riccio – , magistrati e avvocati. Il diritto di astenersi dai trattamenti è troppo spesso violato, e ciò è in contrasto con la Costituzione. Proprio quest’ultima è il punto di partenza della proposta: “Partiamo da quello che già abbiamo: la nostra Costituzione – ha affermato Filomena Gallo –, che rafforza i nostri diritti e le nostre libertà”. Difatti, nel primo dei quattro articoli di cui il testo si compone,  viene ribadita la possibilità di rifiutare le cure, come previsto dalla Carta Costituzionale, e vengono indicate le garanzie per il malato. Il secondo articolo riguarda la responsabilità civile per i sanitari che disattendono le volontà del paziente. L’articolo 3 prevede che le disposizioni degli articoli del Codice Penale per atti contro la persona (omicidio, omicidio del consenziente, istigazione al suicidio, omissione di soccorso)  non siano applicate ai sanitari che abbiano attuato tecniche di eutanasia. Lo stesso articolo puntualizza le condizioni necessarie all’accesso alla pratica eutanasica. L’ultimo riguarda la possibilità di redigere un atto scritto, autenticato da un pubblico ufficiale, con il quale si richiede anticipatamente l’applicazione dell’eutanasia, nominando contestualmente un fiduciario che confermi le volontà del soggetto interessato.

La raccolta firme per la proposta di legge di iniziativa popolare partirà quando saranno state individuate almeno 500 persone, pronte a raccogliere le 50.000 sottoscrizioni necessarie per depositarla in Parlamento. Chi volesse costituire un tavolo, autenticare le firme, attivarsi in qualsiasi modo o contribuire alla raccolta fondi, può trovare tutte le informazioni necessarie sul sito eutanasialegale.it.