Spett.le
CENTRO PER L’IMPIEGO DI ANCONA
cif.ancona@provincia.ancona.it
Oggetto Inserimento lavorativo persone disabili – richiesta di accesso agli atti
Il sottoscritto Renato Biondini, segretario della cellula di Ancona dell’associazione Luca Coscioni per la libertà di ricerca scientifica “dal corpo dei malati al cuore della politica”, associazione che tra l’altro fa parte dell’elenco dei soggetti legittimati ad agire per la tutela giudiziaria delle persone con disabilità vittime di discriminazioni, in base al D.M. 30 aprile 2008, invia la presente per avere informazioni sull’applicazione della legge 68/1999 sul collocamento lavorativo mirato delle persone con disabilità.
Premesso che la legge 68 del 1999 “Norme per il diritto al lavoro dei disabili” ha il dichiarato fine di promuovere l’inserimento lavorativo di persone disabili attraverso lo strumento del collocamento mirato, che individua una serie di mezzi tecnici e di supporto che permettono di valutare adeguatamente le capacità lavorative delle categorie protette, al fine di creare un reale incontro tra la domanda e l’offerta di lavoro.
Le imprese che contano più di 15 dipendenti hanno, infatti, l’obbligo di assumere persone che abbiano un’invalidità lavorativa superiore al 45%, nella misura di 1 unità se occupano da 15 a 35 dipendenti, di 2 unità se variano dai 35 ai 50, ovvero, il 7% dei dipendenti totali se questi superano il numero di 50.
Ai Centri per l’impiego è demandato il compito e il ruolo di tramite tra imprese e disabile.
Questi centri, al fine di collocare adeguatamente il soggetto in attesa di lavoro, stilano una graduatoria unica di tutti richiedenti, all’interno della quale vengono inserite le capacità lavorative, le abilità, le competenze, le inclinazioni, nonché la natura e il grado della minorazione.
Gli stessi centri, inoltre, ricevono annualmente un elenco dalle imprese, nel quale viene evidenziato il numero totale di lavoratori impiegati e la copertura della quota di riserva. Giova sottolineare che sia la graduatoria che gli elenchi sono pubblici e, pertanto, visionabili in base all’art. 22 della legge 241/90.
Al fine di monitorare e verificare il rispetto di questa legge, si chiede in base alla legge 241/1990, nell’ambito di vostra competenza, il numero dei soggetti diversamente abili che sono iscritti nell’apposita graduatoria di categorie protette con il numero dei soggetti che sono stati inseriti nel mondo del lavoro. Si chiede altresì l’elenco delle imprese con il numero dei lavoratori e la quota di riserva coperta, cioè il numero di persone con disabilità assunte rispetto a quelle che dovevano assumere previste per legge.
In attesa di riscontro, si porgono distinti saluti.
Ancona 4 luglio 2014