PETIZIONE LEGGE 194/78: ci siamo!
Venerdì 27 settembre la consegna delle firme in Regione.
Marche fanalino di coda nell’utilizzo dell’aborto farmacologico: il Collettivo Via Libera 194 e i 58 soggetti co-promotori chiedono alla Regione la piena applicazione della legge.
JESI, 26 settembre 2013
– Dopo la grande partecipazione all’evento dedicato all’obiezione di coscienza svoltosi sabato 21 settembre alla Casa delle Culture di Ancona,
venerdì 27 settembre
alle ore 14:30 il Collettivo Via Libera 194 consegnerà all’assessore regionale alla Sanità Almerino Mezzolani 3700 firme, raccolte negli ultimi 4 mesi, per chiedere alla Regione Marche la piena applicazione della Legge 194/78.
Non una petizione online, ma una raccolta firme su carta, condotta dal basso, attraverso incontri informativi sulla legge 194/78 e con il coinvolgimento attivo di tutti i 58 promotori dislocati nelle diverse province della regione: associazioni, circoli culturali, partiti e istituzioni.
Ricordiamo che il termine petizione (dal latino‘ peto’ = ‘chiedo per ottenere’) è una richiesta fatta ad un ente pubblico o privato da un gruppo di persone accomunate dalla medesima convinzione: la nostra è che la legge 94/78 vada rispettata, che siano garantiti diritti sociosanitari legati alla salute riproduttiva della donna compreso il diritto di essere informata e scegliere tra le tecniche più moderne, quella più rispettosa della propria integrità fisica e psichica. Cosa impossibile nella nostra regione, unica in Italia, a non essersi dotata del farmaco abortivo RU486, come emerge dall’ultima Relazione del Ministero della Salute sull’applicazione della Legge 194/78, pubblicata lo scorso 13 settembre
(vedi allegati).