A Trieste la conferenza stampa sul caso Martina Oppelli e il rifiuto della regione Friuli Venezia Giulia a fornire l’aiuto medico alla morte volontaria

23 Maggio 2024 15.30 - 16.30

Trieste (TS) antico Caffè San Marco, in via Cesare Battisti, 18, a Trieste.

Organizzatore:
Associazione Luca Coscioni
Martina Oppelli

L’Associazione Luca Coscioni ha il piacere di invitarvi alla conferenza stampa sul caso Martina Oppelli e il rifiuto della regione Friuli Venezia Giulia a fornire l’aiuto medico alla morte volontaria.

L’appuntamento è per giovedì 23 maggio alle ore 15.30 presso l’antico Caffè San Marco, in via Cesare Battisti, 18, a Trieste.

Interverranno:Martina Oppelli, architetta, affetta da sclerosi multipla , Filomena Gallo, Segretaria nazionale dell’Associazione Luca Coscioni e avvocata che coordina il collegio legale di Martina Oppelli; Francesca Re, membro di giunta Associazione Luca Coscioni e avvocata del collegio legale di Martina Oppelli.

Martina Oppelli, triestina, 49enne e tetraplegica affetta da sclerosi multipla, nei giorni scorsi ha lanciato un VIDEO APPELLO al Parlamento dopo aver diffidato l’Azienda Sanitaria Universitaria Giuliano Isontina (ASUGI) per il diniego alla sua richiesta di accesso al “suicidio medicalmente assistito”, legale in Italia a seguito della sentenza Cappato\Antoniani (sentenza 242 del 2019), nonostante sia in possesso di tutti i requisiti previsti dalla stessa sentenza. È pienamente capace di prendere decisioni libere e consapevoli,, ha una condizione di malattia irreversibile, fonte di sofferenze che ritiene intollerabili, ma soprattutto – contrariamente a quanto viene contestato – è dipendente da assistenza continua che configura trattamento di sostegno vitale.

Oppelli infatti è nelle stesse condizioni della signora “ANNA“, anche lei triestina, che invece lo scorso anno  ottenne il via libera dalla stessa azienda sanitaria potendo così accedere alla morte volontaria assistita il 28 novembre 2023. Un paradossale e illegittimo rifiuto che presto potrebbe costringerla ad andare in Svizzera per accedere alla tecnica.