Parte il processo a Walter De Benedetto, malato di grave artrite reumatoide, indagato per coltivazione

walter de benedetto

Walter voleva supplire alla mancanza di cannabis terapeutica. Prossima udienza il 27 aprile

Ad assistere al processo a Walter De Benedetto rappresentanti dell’Associazione Luca Coscioni e di Meglio Legale, che proseguono il digiuno in suo favore.

L’appello al ministro Speranza: “Accanimento inutile e insensato”.

In occasione della ripresa del processo a Walter De Benedetto, affetto da anni da una gravissima forma di artrite reumatoide, indagato per coltivazione di sostanza stupefacente in concorso, riparte il digiuno di dialogo sospeso durante la crisi di Governo.

De Benedetto era ricorso all’autoproduzione per supplire alla mancanza di prodotto a base di cannabis che il sistema sanitario non riusciva a garantire in termini quantitativi e qualitativi malgrado fosse in possesso di un piano terapeutico previsto dal medico.

Ad assistere al processo ci saranno militanti antiproibizionisti come Antonella Soldo di Meglio Legale e Matteo Mainardi dell’Associazione Luca Coscioni per manifestare la loro solidarietà a Walter, per rilanciare il digiuno che ha già coinvolto oltre 300 persone e annunciare una lettera ai Ministri Speranza e Cartabia con un appello ai Parlamentari.

La lettera chiede al Ministro Speranza di adeguare le normative nazionali alla cancellazione della cannabis dalla IV tabella della convenzione ONU del 1961. L’Italia ha votato a favore della modifica che riconosce le proprietà terapeutiche della pianta togliendola dalla tabella delle sostanze che necessitano particolare controllo internazionale e quindi nazionale, occorre adesso esser conseguenti nel normalizzare le varie norme attorno alla canapa potenziando la produzione nazionale, facilitandone la prescrizione e l’utilizzo, fino a inserire la cannabis nei Livelli Essenziali di Assistenza.

Al Parlamento, infine, chiedono urgentemente che intraprenda tutte le strade possibili per regolamentazione e decriminalizzazione a partire dalle proposte di iniziativa popolare e parlamentare depositate, alcune già in discussione in commissione.

Le adesioni al digiuno si raccolgono sul sito di FuoriLuogo nei prossimi giorni verrà convocata una conferenza stampa per approfondire le richieste al Governo Draghi in materia.