Viale lancia l’allarme sull’obiezione di coscienza: “Negli ospedali almeno il 50% dei medici deve essere non obiettore”

Aborto/Certificati per abortire/RnP: Polemiche pretestuose. Viale lancia l’allarme sull’obiezione di coscienza: “Negli ospedali almeno il 50% dei medici deve essere non obiettore”.

In una pausa dei lavori del Congresso Regionale AOGOI (Associazione Ostetrici Ginecologi Ospedalieri Italiani) della Lombardia, il Dr. Silvio Viale (ginecologo, Direzione Nazionale Rosa nel Pugno) ha dichiarato:

“L’Associazione dei medici cattolici, spalleggiata da “L’Avvenire”, è molto brava nel creare polemiche pretestuose per coprire la situazione reale e i problemi concreti relativi alle interruzioni di gravidanza. Già oggi molti medici obiettori rilasciano senza problemi alle signore il certificato che documenta lo stato di gravidanza e l’avvenuta richiesta della donna di volerla interrompere. Il problema vero non è chi compila il certificato per abortire, ma chi pratica gli aborti; siamo sempre di meno, perché fatti oggetto di una denigrazione e di una discriminazione striscianti, che finora non sono state contrastate adeguatamente dai responsabili delle politiche sanitarie, a Roma come nelle varie regioni, né dagli esponenti politici che si professano laici e liberali.

I dati (riferiti al 2004) dell’ultima Relazione annuale del governo sull’attuazione della legge 194 parlano chiaro a chi vuole ascoltare: in Basilicata il 92,6% dei ginecologi ospedalieri è obiettore (più della metà delle donne lucane ha abortito fuori regione); in Puglia il 76,8%; nel Veneto l’80,5%; in Lombardia, il 68,6%; nel Lazio il 77,7%. E’ in atto un vero e proprio sabotaggio nei confronti dell’attuazione concreta della legge 194, che, se non contrastato, rischia di limitare in modo grave l’accesso delle donne italiane all’interruzione di gravidanza. Proprio per contrastare quest’azione di sabotaggio, abbiamo stilato, come Associazione Luca Coscioni, un testo di riforma della legge 194, presentato alla Camera dall’on. Maurizio Turco (RNP), che prevede la presenza negli ospedali di tutta Italia di almeno il 50% di medici non obiettori.”.

Bergamo, 23 novembre 2006

www.associazioneaglietta.it