Università: Strata “Il prossimo passo è quello di dare le risorse non ai rettori ma ai dipartimenti”

Dichiarazione di Piergiorgio Strata, Co-Presidente dell’associazione Luca Coscioni
Un plauso al Ministro Gelmini per aver finalmente rotto un tabù con l’attuazione di un provvedimento che sancisce un principio fondamentale nell’ambito dell’autonomia universitaria. Per la prima volta, infatti, le migliori Università italiane riceveranno un po’ più di soldi, mentre altre meno virtuose subiranno tagli.

È trascorso molto tempo dall’istituzione dell’autonomia universitaria voluta dal Ministro Antonio Ruberti, che prevedeva inevitabilmente un criterio di valutazione. L’indugio fu rotto dal Ministro Berlinguer che instituì l’agenzia di valutazione. Poi il Ministro Moratti mise mano alla prima valutazione che il Ministro Mussi si rifiutò di applicare. Molti criticheranno i criteri di valutazione che si sono ispirati a quelli già in uso in altri paesi. Tutto è migliorabile, ma non si torna più indietro. Spetta ora alle forche caudine del Parlamento la decisione finale. L’attuale Governo dovrà dimostrare se vuole stare dalla parte di un sano mercato. Il prossimo passo che l’Associazione Coscioni da tempo sollecita è quello di dirottare le risorse premiali non ai Rettori, ma direttamente ai gruppi che fanno i ricerca ovvero ai dipartimenti come avviene nel Regno Unito. Nello stesso tempo dovranno essere abolite le Facoltà veri e propri enti inutili e spesso sede di accordi non meritocratici. Quando la valutazione dei Dipartimenti sarà realtà e quando le risorse premiali saranno più cospicue, si potrà iniziare a parlare di abolizione dei concorsi e di reclutamento per cooptazione.