Testamento biologico/Ass. Coscioni: da Harvard, 32 scienziati italiani firmano petizione al Parlamento

Joseph B. Martin Conference Center at Harvard Medical School.Dichiarazione di Andrea Ballabeni, ricercatore presso il Department of Systems Biology della Harvard Medical School e membro della Cellula Coscioni di Boston

“Firmando la petizione per il riconoscimento del testamento biologico e per la legalizzazione dell’eutanasia, i trenta ricercatori italiani di Boston hanno voluto riaffermare i valori dello Stato di diritto e della laicità. La classe politica italiana e’ purtroppo spesso più vicina al Vaticano che agli elettori che dovrebbe rappresentare. Nessuno ovviamente nega il diritto del Vaticano di esprimere le proprie idee. Quello che si chiede e’ che l’Italia sia un paese sovrano che non subisca ingerenze da parte di altri Stati.

Il Ddl sul testamento biologico proposto dalla maggioranza non rispecchia le idee degli italiani e neanche quelle degli elettori di centrodestra. Un Ddl del genere e’ solo improntato a soddisfare le volontà delle gerarchie ecclesiastiche e a rivendicare una titolarità dei valori cattolici da spendere in campagna elettorale. Inutile dire che spesso (come ad esempio nel caso di Eluana Englaro) le pretese e le strumentalizzazioni delle gerarchie ecclesiastiche e della maggioranza, non hanno nulla a che vedere con i valori cattolici. E’ poi bizzarro che, mentre sotto alcuni aspetti tanti dei nostri politici tentino di apparire impeccabili cattolici, sotto tanti altri aspetti molti di questi siano del tutto in antitesi con il più elementare spirito cristiano (la lista di comportamenti di malcostume ed illegalità di alcuni ministri e parlamentari e’ ad esempio imbarazzante).
 
La firma dei trenta ricercatori di Boston e’ anche una importante e simbolica testimonianza della comunità scientifica residente all’estero. Basterebbe fare qualche sondaggio per capire quanto gli scienziati italiani siano desiderosi che l’Italia possa un giorno diventare un paese più laico e più moderno. I cosiddetti “cervelli in fuga” vengono spesso usati dai media e da alcuni politici per aumentare l’audience o raccogliere qualche voto in più alle elezioni. Raramente però si ascolta la loro voce. In realtà sarebbe utile farlo perché gli italiani residenti all’estero sono testimoni di altri modi di vivere e non farebbe male ad alcuni residenti in patria capire quanto anomale siano tante cose che accadono in Italia. E poi la voce degli scienziati sarebbe utile per diffondere il valore della cultura scientifica da sempre un po’ debole in Italia, esposti come siamo sia all’influenza del Vaticano sia all’influenza di certi tipi di ideologismo ascientifico. Gli scienziati italiani sono contenti che esista l’Associazione Luca Coscioni che si batte per valorizzare la cultura scientifica e per allargare la libertà di ricerca. Il Congresso Mondiale per la libertà di ricerca che si terrà a Bruxelles dal 5 al 7 marzo sarà un evento molto importante. Dopo il primo appuntamento a Roma nel 2006, l’Associazione Luca Coscioni si propone di far diventare il Congresso Mondiale un evento permanente e la comunità scientifica non potrà che esserne lieta.”