Testamento biologico, Welby e Cattinari: chiediamo a Marino di rispettare le regole e di calendarizzare la delibera popolare sulle DAT

Associazione Luca Coscioni
Mina Welby e Maria Laura Cattinari, rispettivamente co-presidente dell’Associazione Luca Coscioni per la libertà di ricerca scientifica e presidente dell’Associazione Libera Uscita hanno inviato una lettera al sindaco di Roma Ignazio Marino, al Presidente del Consiglio comunale di Roma, Mirko Coratti, e a tutti i consiglieri comunali capitolini con oggetto: istituzione del registro dei testamenti biologici.

Richiamando lo statuto comunale che  “prevede la calendarizzazione entro sei mesi dal deposito” delle delibere di iniziativa popolare, Welby e Cattinari esortano l’assemblea romana a portare in discussione quanto prima una Proposta di Delibera, firmata in solo due mesi da ben 8200 cittadini romani, riguardante  l’istituzione di un Registro per le Disposizioni Anticipate dei Trattamenti sanitari (DAT) depositata al Comune di Roma circa cinque anni fa, il 24 aprile 2009.

Scrivono nella missiva:

Riteniamo doveroso onorare la volontà di 8.200 cittadini romani, lamentando che il precedente Sindaco non aveva mantenuto la sua promessa di chiamare a colloquio il comitato promotore. Riponiamo fiducia nelle dichiarazioni del Presidente del Consiglio Comunale, Mirko Coratti, che prima della Sua elezione disse: “Qualora venissi eletto Presidente dell’aula farò rispettare alla lettera lo Statuto e il Regolamento. In questa fase storica la partecipazione popolare e il confronto con i cittadini permettono di dare un’immagine positiva della politica e dell’amministrazione””.

Tale iniziativa si inserisce nella battaglia che da tanti anni l’Associazione Luca Coscioni conduce per l’autodeterminazione in materia di fine vita: il 13 settembre 2013 il Comitato Promotore, composto da Associazione Luca Coscioni, Exit, Uaar, Radicali italiani, Amici di Eleonora Onlus, Associazione radicali Certi diritti, ha consegnato alla Camera dei Deputati la Proposta di Legge di iniziativa popolare  “Rifiuto di trattamenti sanitari e liceità dell’eutanasia” firmata da oltre 67.000 cittadini italiani. La Presidente della Camera, on. Boldrini, ha ricevuto il Comitato Promotore della PdL e lo ha incoraggiato nel promuovere le tematiche sulla fine della vita, diventate urgenze sociali.