Testamento biologico: le 2 modalità per conferire forza e valore giuridico

Alla luce del quadro normativo attualmente vigente e della posizione espressa dalla giurisprudenza della Corte di Cassazione in merito al caso di Eluana Englaro, il testamento biologico redatto ed autenticato può essere posto a fondamento, da parte di soggetti a ciò legittimati, di un’azione legale analoga, quanto a finalità, a quella posta in essere a tutela della volontà della stessa Eluana Englaro.

In particolare, il testamento biologico può essere utilizzato quale prova documentale delle proprie volontà, con ciò evitando o limitando le complessità e le lungaggini derivanti dall’accertamento delle stesse volontà mediante testimoni.
Tuttavia, sotto il profilo strettamente legale, i testamenti biologici non garantiscono pienamente l’identità e/o la provenienza dall’autore. Pertanto, al fine di rendere certi questi dati e attribuire più forza e valore giuridico al testamento biologico, suggeriamo quattro modalità con le quali si potrà autenticare la sottoscrizione che si apporrà in calce al testamento biologico. Per consentire la tempestiva presa in considerazione delle volontà è opportuno consegnare copia del testamento anche ai propri fiduciari.
Aggiungere la garanzia dell’autenticazione della firma in calce all’atto, rappresenta ad oggi l’unico modo con il quale assicurare che, in futuro, non vengano messi in dubbio l’identità del sottoscrittore e la data dell’atto.
Ecco le due modalità: 
  1. Recarsi da un notaio che, a titolo gratuito o a pagamento, potrà autenticare la sottoscrizione che Lei apporrà in calce al Suo testamento biologico. L’Associazione Luca Coscioni è in contatto con alcuni notai disponibili alla registrazione ad un prezzo simbolico. Per avere informazioni consultare il sito o inviare una mail ad info@associazionelucacoscioni.it;
  2. depositare l’atto presso uno dei registri dei testamenti biologici istituiti nei Comuni italiani; l’elenco aggiornato è reperibile qui.