Stamina non è un ‘caso’

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De Luca, Gallo, Cappato

Non abbiamo avuto bisogno di aspettare le inchieste per chiedere che le risorse pubbliche fossero usate per curare i malati invece che per praticare le infusioni di imprecisate sostanze preparate dalla Stamina Foundation.


Ci è stato chiaro dall’inizio che le regole (italiane ed europee) erano state violate perché la giustizia e la politica avevano preteso di sostituirsi alla scienza e di definire cosa è cura e cosa non lo è, in ragione di pressioni mediatiche invece che di evidenze empiriche.

In questi giorni dalla stampa sono trapelate alcune parti dei verbali dei Nas che hanno ispezionato i laboratori usati da Vannoni ed Andolina per praticare le infusioni e degli stralci della relazione elaborata dalla Commissione di esperti e consegnata al Ministro Lorenzin. Emergono dati agghiaccianti sulle procedure messe in atto e sul trattamento dei pazienti. 

E’ oggi dunque ancor più necessario chiedere la pubblicazione del metodo Stamina, come già fatto dall’Associazione Luca Coscioni con scienziati e cittadini, e  rafforzare i meccanismi che dovrebbero garantire il rispetto delle regole e che si sono dimostrati del tutto insufficienti. E’ altresì indispensabile riformare quelle regole per adeguarle ai tempi e alle esigenze della ricerca per la medicina rigenerativa e genetica.

Ci auguriamo di poter contare sul tuo aiuto, eventualmente anche sulla tua iscrizione e contributo economico, per difendere i cittadini da truffatori scientifici e venditori di illusioni e per rafforzare le concrete speranze che possono arrivare dalla ricerca.

Un saluto, con tanti auguri di buone festività,


Michele De Luca, co-presidente dell’Associazione Luca Coscioni
Filomena Gallo, Segretario dell’Associazione Luca Coscioni
Marco Cappato, Tesoriere dell’Associazione Luca Coscioni