In Senato venti di Biotestamento

convegno-biotestamento

Nuova settimana di audizioni in Commissione Igiene e Sanità al Senato, il luogo in cui si sta decidendo in questi giorni il destino della legge sul Testamento Biologico.

Ma le vere novità sono arrivate fuori da Palazzo Madama, al convegno “Testamento biologico: liberi fino alla fine” organizzato dall’Associazione Luca Coscioni in collaborazione con l’intergruppo parlamentare per le scelte di fine vita.

Insieme all’Associazione Luca Coscioni, anche esponenti delle istituzioni intervenute nel corso dell’evento per dare una spinta decisiva all’approvazione definitiva.

Il Primo è Roberto Fico, Movimento 5 Stelle e Presidente della Commissione parlamentare di Vigilanza Rai, parla di un patto tra i pentastellati e il PD per mantenere inalterato il testo per far sì che possa essere approvato in tempi brevi:
“In RAI agisce ancora un sistema culturale schiacciato sui partiti, sul dibattito parlamentare e sul Governo. E’ difficile affrontare laicamente le varie tematiche. Che impegni mi prendo? Due impegni di cui il primo più semplice, in quanto appartiene al mio gruppo parlamentare: abbiamo spinto per far sì che ci sia l’approvazione nel più breve tempo possibile al Senato della legge sul testamento biologico. Ho parlato da capogruppo personalmente con il presidente del PD alla Camera Rosato e anche lui si è detto favorevole a questo percorso. Così con Zanda, così con i nostri capigruppo al Senato. Da presidente di Commissione di Vigilanza, spingerò e spingeremo – così come facciamo da molto tempo – affinché la RAI affronti temi di interesse pubblico come questo”.

Ad accogliere con soddisfazione le parole di Fico è intervenuta Filomena Gallo, segretario dell’Associazione Luca Coscioni, che tanto si sta battendo in tutte le sedi per il raggiungimento dell’obiettivo:la Carta costituzionale ha aiutato l’affermazione di diritti anche sul fine vita, ma non è possibile dover ricorrere ai tribunali per questa affermazione. Il nostro legislatore si è visto aprire la strada dalla magistratura sul tema. Ora serve un suo passo. Anche io sono stata audita in audizione al Senato ed ho evidenziato possibili miglioramenti, ma se vogliamo andare nuovamente al voto rimanderemo di fatto il dibattito alla prossima legislatura. Non possiamo abbandonare il lavoro fatto dalla Camera negli ultimi 15 mesi. Siamo comunque di fronte a una buona legge sul testamento biologico”

Presente anche la relatrice Emilia De Biasi (Pd), che ha riportato lo stato dell’arte dei lavori: “La situazione al Senato è molto delicata per i numeri. C’è una trasversalità dei favorevoli, ma anche dei contrari. Sono state presentate più di 70 richieste di audizioni, il triplo della Camera e il doppio del provvedimento sulla responsabilità professionale e la sicurezza delle cure. Nell’ufficio di presidenza ho chiesto un’automoderazione ai gruppi.

La mia opinione è che bisogna stare molto attenti ai tempi. Ritengo che è bene che questo testo non vada modificato. La partita è molto netta. O ci infiliamo in un percorso di modifiche che non sappiamo come andrà a finire, o altrimenti scegliamo una strada che può essere di non totale soddisfazione, ma che ci permette di fare un primo passo importantissimo sul tema. Tutti noi vorremmo cambiare qualcosa. Il nostro passo indietro può consentire un passo in avanti del Paese. Dobbiamo portare a casa rapidamente una buona legge.
Il resto lo possiamo lasciare a degli ordini del giorno”.