“Scienza per la Democrazia”: dall’11 al 13 Aprile a Bruxelles il 5° Congresso Mondiale per la libertà di ricerca scientifica
Bruxelles, 21 marzo 2018 – Al via la quinta riunione del Congresso mondiale per la libertà di ricerca scientifica, organizzato dall’Associazione Luca Coscioni. Il congresso si svolgerà dall’11 al 13 aprile al Parlamento Europeo di Bruxelles e sarà l’occasione per mettere al centro il tema “La scienza per la democrazia”, con particolare attenzione all’interazione tra le evidenze scientifiche e il processo decisionale.
Il Congresso è stato presentato oggi con una conferenza stampa presso il Parlamento Europeo, alla quale hanno preso parte Marco Cappato, tesoriere dell’Associazione Luca Coscioni, insieme agli scienziati Marco Traub, Amministratore Delegato di TESCT (Trans European Stem Cell Therapy Society), Stephen Minger, Direttore del laboratorio di biologia del King’s College di Londra, Piet van der Meer, biologo e Professore presso la Gent University, e con Marco Perduca, Responsabile delle attività transnazionali dell’associazione Luca Coscioni.
L’affermazione del diritto alla scienza, che comprende il diritto per gli scienziati di condurre ricerche così come il diritto per le persone di beneficiare dei risultati della ricerca stessa, è tra una priorità per l’Associazione Luca Coscioni.
Secondo Marco Cappato, tesoriere dell’Associazione Luca Coscioni, “Obiettivo dell’edizione 2018 del Congresso sarà quello di mobilitare assieme politici, scienziati e cittadini affinché si ottenga da parte delle Istituzioni nazionali e internazionali l’adozione di regole e politiche che favoriscano la scienza e l’accesso per tutti ai benefici che porta; nell’era delle fake news e dei populismi –aggiunge Cappato- il metodo scientifico è un argine a difesa della democrazia liberale”.
A dodici anni di distanza dalla prima edizione, tenutasi nel 2006, il congresso si focalizzerà su temi come l’editing del genoma di esseri umani e piante, i diritti dei pazienti, la ricerca sulle cellule staminali embrionali, i diritti riproduttivi e la ricerca sulle sostanze controllate, coinvolgendo scienziati di punta nei rispettivi settori, rappresentanti degli organi esecutivi e legislativi nazionali, entità europee e delle Nazioni Unite, accademici, istituti di ricerca, media, società civile e organizzazioni non governative.
Il Congresso vedrà la partecipazione del Commissario europeo per la salute Vytenis Andriukaitis e tra i relatori, oltre a esponenti dei gruppi parlamentari, il Professor Mikel Mancisidor, del Comitato delle Nazioni Unite sui diritti economici, sociali e culturali; Tracey Brown, Direttore di Sense for Science; Jessica Wyndham, dell’American Association for the Advancement for Science e l’ex Ministro del welfare polacco Michał Boni e i sottosegretari Sandro Gozi e Benedetto Della Vedova.
Tra gli interventi previsti quelli degli scienziati Michele De Luca, Guido Silvestri, Giuseppe Testa, Giulio Cossu, Roberto Defez che guideranno il dibattito sulle malattie rare, la medicina rigenerativa, il genoma umano, i vaccini, il genome editing umano e delle piante. Una delle sessioni su “La moderna biotecnologia agricola chiama” è organizzata grazie al sostegno di EuropaBio.
La conclusione del Congresso invece sarà affidata a Gilberto Corbellini, del Consiglio Nazionale delle Ricerche.
“Dal Congresso lanceremo proposte di mobilitazione globale per l’affermazione del diritto umano alla scienza – ha concluso Marco Perduca, responsabile delle attività transnazionali dell’associazione Luca Coscioni – affinché la trasformazione della stessa natura umana che ci si attende dalle nuove tecnologie, basti pensare alla modificazione del genoma e all’intelligenza artificiale, non sia realizzata escludendo buona parte della popolazione mondiale, come invece rischierebbe di accadere”.
LEGGI IL PROGRAMMA
L’Associazione Luca Coscioni è una associazione no profit di promozione sociale. Tra le sue priorità vi sono l’affermazione delle libertà civili e i diritti umani, in particolare quello alla scienza, l’assistenza personale autogestita, l’abbattimento della barriere architettoniche, le scelte di fine vita, la legalizzazione dell’eutanasia, l’accesso ai cannabinoidi medici e il monitoraggio mondiale di leggi e politiche in materia di scienza e auto-determinazione.