Scheda personale di Severino Mingroni

Proverò ad essere breve nel cercare di descrivere la mia esistenza ma non sarà facile, perchè dovrò parlare delle mie due vite: una passata, purtroppo, da normodotato, e una presente e, forse, futura da persona gravemente disabile con la LIS (acronimo di: Locked-in Syndrome).

Vita passata. Sono nato a L’Aquila il 31 maggio 1959 da una madre abruzzese e casalinga della provincia di Chieti, e da un padre sempre abruzzese, però della provincia di L’Aquila, ma minatore in Belgio; io stesso, il primo gennaio 1961, fui portato in Belgio e vi rimasi fino al luglio 1962 (il tempo di far crescere un po’ mia sorella che nacque in questa nazione nell’agosto 1961); i nostri genitori decisero che, dopo le ferie agostane, solo mio padre sarebbe tornato nello Stato straniero per continuare a fare il minatore; noi altri tre, invece, ci stabilimmo definitivamente a Casoli, il paese di mia madre (appunto in provincia di Chieti). Qui, frequentai le scuole fino al Liceo Classico; poi, mi iscrissi a Scienze Biologiche alla Università di L’Aquila; ma non divenni mai Biologo, bensì usciere presso la stessa Università, dall’ottobre 1986; Successivamente, chiesi ed ottenni (nel gennaio 1991) il trasferimento in quella di Chieti; nella Università teatina, fui…promosso bidello ma, la mattina di domenica del 22 ottobre 1995, nella casa dei genitori, ebbi la trombosi alla arteria basilare destra.

Vita presente. A causa della suddetta trombosi, sono diventato un disabile gravissimo con la LIS: all’inizio, ero perfettamente immobile e muto, riuscendo a muovere solo la palpebra destra, con cui "parlavo" secondo un codice elementare; poi, col tempo e con molta terapia, rimasi sempre tetraplegico e muto ma, riacquistai il controllo volontario della testa, grazie alla "resurrezione" dei muscoli del collo; la mia terapista occupazionale del Santo Stefano di Porto Potenza Picena, pensò bene, allora, di farmi gestire il computer proprio e soprattutto con la testa, grazie ovviamente ad ausili informatici adatti a me. Tornato a casa, i miei familiari trovarono un ausilio informatico molto più opportuno e semplice per me e che mi permetteva, e mi permette tuttora, di gestire completamente un PC. E, il cui nome in inglese è tutto un programma: HeadMouse (con relativi tastiera ed emulatore di mouse su schermo). Perciò, non posso più parlare ma posso di nuovo scrivere in perfetta autonomia. Quindi, miei attuali ed unici mezzi di espressione sono: email, sms via computer, blog ( http://severinomingroni.iobloggo.com/ ), chat e messaggi –soprattutto su Facebook-.
A questo punto, visto che non sono certo uno scrittore ma uno che deve scrivere per poter ancora parlare, il mio solo problema è: cercare di usare sempre le parole giuste per essere il più chiaro e conciso possibile. Concludo ricordando che Internet e computer permettono, naturalmente, anche molto altro: esempio, informazione scritta e radio-televisiva sul proprio desktop.