Dopo le dichiarazioni di oggi del cardinale Ruini rimane solo da chiedersi se la Conferenza episcopale intende ripetere per la campagna delle elezioni politiche lo spettacolo offerto durante la campagna elettorale rerendaria. Chiediamo – non certo a Ruini, ma ai tanti sedicenti “liberali” del politicamente corretto – se ci proporranno di nuovo di assistere passivamente a comizi illegali in 40.000 parrocchie, se dovremo accettare che i preti vengano di nuovo obbligati a fare i militanti politici e a distribuire santini elettorali e affiggere manifesti nelle chiese; se le scuole e gli asili cattolici potranno ancora essere utilizzati per trasmettere ai genitori, attraverso i bambini, il materiale di propaganda di questo o quel partito, o per questo o quel candidato considerato sufficientemente clericale.
Anche alla luce delle dichiarazioni di Ruini, mi auguro che vi siano parlamentari di Governo e di opposizione che decidano da subito di muoversi per impedire il ripetersi di quello scempio del diritto, e per chiedere un monitoraggio rigoroso e preventivo dell’utilizzo del miliardo di euro ricevuti dalla Conferenza episcopale con il meccanismo dell’8 per mille.
