Ru486, Berardo: gli ostacoli burocratici del Ministro Storace aggiungono, di fatto, sofferenza a sofferenza

Dichiarazione di Rocco Berardo, giunta Associazione Coscioni, membro della direzione nazionale della “Rosa nel pugno”

L’azione del Ministro Storace contro l’uso della pillola Ru486, al di là delle capziose ragioni burocratiche che celano solo la volontà di ostacolare l’utilizzo della “pillola del mese dopo”, di fatto non fa che aggiungere crudelmente sofferenza a sofferenza a quelle donne che si trovano di fronte ad una scelta così drammatica come quella dell’aborto.

La sperimentazione sulla Ru486 – peraltro scientificamente inutile poiché il farmaco è già utilizzato, solo per menzionare l’Europa, da Austria, Belgio, Danimarca, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Lussemburgo, Olanda, Spagna, Svezia, Regno Unito – è evidentemente un modo per dilazionare nel tempo la possibilità di legalizzare, anche in Italia, una soluzione che da decenni è una concreta alternativa al più invasivo e stressante aborto chirurgico.

Di questi e di altri temi si discuterà al Congresso dell’Associazione Luca Coscioni per la libertà di ricerca scientifica a Orvieto dal 2 al 4 dicembre 2005, dove il nuovo soggetto della Rosa Nel Pugno si ritroverà con uno dei suoi quattro soggetti costituenti a decidere e a trattare sui temi della scienza e della laicità.