Rispetto legge 194: il direttore dell’ospedale di Mestre incontra le associazioni

Franco Fois

Venezia 19.12.2014 –  Si è tenuto oggi presso l’ospedale dell’Angelo l’incontro tra la direzione della struttura sanitaria e i rappresentati delle associazioni veneziane interessate ai diritti civili che, in occasione della giornata internazionale contro la violenza sulla donna, avevano inviato una richiesta d’incontro per avere chiarimenti in merito alla presenza di opuscoli e volanti riconducibili a movimenti anti 194 davanti all’ingresso del reparto di ostetricia. All’incontro erano presenti Onofrio Lamanna, direttore sanitario ospedale dell’Angelo, Claudio Beltrame, direttore servizi sociali, Giorgia Marcato, responsabile qualità, mentre le associazione erano rappresentate da Sandra Salmasi, AIED,  Maria Teresa Menotto, Consulta delle Cittadine del Comune di Venezia, Franco Fois, Associazione Luca Coscioni, Simonetta Luciani, Senonoraquando, Vittorio Pavon, UAAR Venezia. Durante il confronto, svoltosi con toni cordiali, è stato rimarcato dalle associazione come l’esposizione di quel materiale non avesse alcuna legittimità visto che la legge regionale 27/2012, che disciplina l’accesso e la divulgazione di materiale da parte delle associazioni, non dispone del previsto regolamento attuativo.  Inoltre tale esposizione proprio davanti all’ingresso del reparto dove le donne effettuano le visite prima di sottoporsi all’intervento di IVG, rappresenta innegabilmente una pressione psicologica verso chi è già in uno stato di sofferenza e fragilità. Da parte loro i responsabili dell’ospedale, dopo una iniziale perplessità,  hanno convenuto sulla non opportunità della presenza di tale materiale e che effettivamente poteva creare un disagio per le pazienti, hanno pertanto preso l’impegno di far rimuovere dal reparto cartelloni ed espositori. Sono state fornite inoltre precisazioni sulla presenza di volontari all’interno dei reparti, che può avvenire solo da parte di membri delle associazioni con le quali l’ospedale ha stipulato una convenzione muniti di camice e targhetta di riconoscimento. Nessun accesso invece è previsto  per il personale volontario di eventuali associazioni che collaborino con la cappellania dell’ospedale, come definito dal protocollo d’intesa del 24/11/2009 tra regione Veneto e diocesi veneta, essendo consentito solo agli assistenti religiosi. Da parte delle associazioni sono state chieste anche informazione rispetto alle manifestazioni che periodicamente si tengono davanti all’ingresso dell’ospedale che vedono, tra l’altro, la distribuzione di volantini in cui si associa chi si avvale di una legge dello stato, la 194, a degli assassini, su tale questione l’ospedale si è detto non competente e di aver segnalato la questione alle forze di polizia. Al termine dell’incontro le associazioni hanno espresso la soddisfazione per aver viste accolte le loro richieste volte esclusivamente a tutelare il diritto, anche costituzionalmente sancito, all’autodeterminazione delle donne, e l’intenzione di verificare l’effettiva eliminazione del materiale anti 194.