Intervenendo sul numero di Agenda Coscioni di dicembre, mensile dell’Associazione Coscioni, anticipiamo alcuni passi dell’intervista al professor Paolo Bianco ordinario di Anatomia patologica all’università La Sapienza di Roma
Per Paolo Bianco è "Insufficiente parlare di meritocrazia: servono regole, leggi e istituzioni"
"Penso che sia un intento assolutamente lodevole quello del prof. Marino". Con queste parole Paolo Bianco, Ordinario di Anatomia Patologica presso l’Università La Sapienza di Roma, ha commentato gli emendamenti del Senatore Ignazio Marino alla legge finanziaria appena approvata al Senato. "E’ positivo sviluppare anche energie fresche per la ricerca in questo paese". Gli emendamenti approvati prevedono che una quota dei fondi per la ricerca del Ministro della Salute vengano riservati a ricercatori sotto i 40 anni e tramite una commissione giudicatrice composta anche da ricercatori internazionali e secondo un sistema di peer review. "E’ insufficiente parlare di meritocrazia: servono su questo argomento regole, leggi e istituzioni".
"I criteri fondati sul merito non possono rimanere tali, si devono trasformare in regole. Sono regole amministrative, precisamente definite e fino a che l’Italia non smetterà di fare campagna ideologica sul merito – che è come una campagna ideologica sulla virtù – e realizzerà che servono regole precise, nonché istituzioni, nonché leggi dello stato che vincolino l’uso di quelle regole, tutta la discussione diviene solo moralistica, quindi inutile. I soldi per la ricerca – ha spiegato il prof. Bianco – si possono assegnare tecnicamente in uno di due modi: o secondo il modello di peer review oppure senza, cioè in base a un negoziato politico. Occorre passare a una fase organizzativa di un sistema di peer review. In questo senso riconosco e apprezzo un intento gradualista di questa proposta: iniziamo con un 10% delle risorse e poi vediamo. Questo può essere utile, a patto che si faccia attenzione: il sistema di peer review o è un sistema, e come tale applicato su scala universale, oppure non è".