Si tratta della prima legge proposta dall’opposizione approvata.
Soddisfatto il consigliere regionale Michele Usuelli che ha avanzato la legge su iniziativa dell’Associazione Luca Coscioni. Ora i comuni spendano 400 milioni per abbattere le barriere architettoniche.
Sul Registro Peba Lombardia intervengono anche il tesoriere dell’Associazione Luca Coscioni, Marco Cappato, ed il coordinatore delle iniziative sulla disabilità Rocco Berardo: “Si tratta di un importante strumento per favorire l’applicazione della legge sui PEBA del 1989”.
Il Consiglio regionale della Lombardia ha appena approvato il progetto di legge che prevede l’istituzione del registro regionale dei Piani di Abbattimento delle Barriere Architettoniche (PEBA), una proposta presentata dal Consigliere Michele Usuelli (+Europa/Radicali) su iniziativa dell’Associazione Luca Coscioni che ha presentato testi analoghi in altre assemblee regionali.
La nuova legge prevede l’istituzione di un registro, presso l’assessorato competente della Giunta regionale, nel quale confluiscano i dati dei diversi Comuni in merito ai piani di abbattimento delle barriere architettoniche, con l’obiettivo di innescare percorsi virtuosi che favoriscano i processi di integrazione delle persone con disabilità nella vita cittadina.
L’approvazione del progetto di legge sul registro PEBA si inserisce tra l’altro in un percorso già avviato dalla Regione che, attraverso la legge 9/2020, ha disposto il finanziamento per 400 milioni di euro destinato ai Comuni per la realizzazione di opere pubbliche tra le quali, come ricordato dall’Assessore Caparini e come previsto nella legge stessa, l’abbattimento delle barriere architettoniche.
Approvato anche un ordine del giorno, sempre a firma Usuelli, che prevede di incentivare, attraverso l’implementazione del sito Lombardia Facile e con campagne ad hoc, il marketing turistico mirato sulle realtà turistiche che abbiano provveduto all’eliminazione delle barriere architettoniche.
Particolarmente soddisfatto il Consigliere Usuelli che dichiara: “Per la prima volta in questa legislatura viene approvato un progetto di legge proposto dall’opposizione, segno che la proposta che ho presentato, insieme all’Associazione Luca Coscioni, era piena di buon senso e che su temi importanti che riguardano la vita dei cittadini possono cadere le barriere tra maggioranza e minoranza. Mi auguro che i Comuni vogliano sfruttare le possibilità offerte dall’approvazione di questa legge e della legge 9/2020, utilizzando i finanziamenti regionali per l’abbattimento delle barriere, così da favorire, finalmente su tutto il territorio regionale, pari diritti e integrazione per le persone con disabilità.”
L’Associazione Luca Coscioni fa sapere che nei prossimi giorni metterà a disposizione dei Comuni lombardi che le richiederanno, una serie di delle linee guida per la redazione di piani così da consentire, soprattutto alle realtà più piccole, di far fronte alle difficoltà tecniche che spesso si incontrano nella redazione dei PEBA.
Rocco Berardo e Marco Cappato, rispettivamente Coordinatore delle iniziative sulla disabilità e Tesoriere dell’Associazione Luca Coscioni, hanno così commentato l’approvazione del progetto di legge: “Quello che può apparire un semplice registro in cui vengono catalogati i PEBA elaborati dai Comuni rappresenta invece da una parte una importante documentazione per la Regione per controllare l’attuazione effettiva della legge che impone dal 1986 ai Comuni l’adozione di questi Piani, con un incentivo alla loro approvazione, e dall’altra un importante strumento per i cittadini per verificare lo stato di avanzamento dell’abbattimento delle barriere architettoniche e dell’accessibilità in generale nel loro territorio, anche in dialogo con l’amministrazione per dare priorità agli interventi più urgenti”
L’Associazione Luca Coscioni è una associazione no profit di promozione sociale. Tra le sue priorità vi sono l’affermazione delle libertà civili e i diritti umani, in particolare quello alla scienza, l’assistenza personale autogestita, l’abbattimento della barriere architettoniche, le scelte di fine vita, la legalizzazione dell’eutanasia, l’accesso ai cannabinoidi medici e il monitoraggio mondiale di leggi e politiche in materia di scienza e auto-determinazione.