Referendum sulla legge 40/2004 procreazione assistita e libertà di ricerca scientifica

Comunicato di Associazione radicale “Andrea Tamburi
8 marzo 2005: vogliono fare la festa alle donne!

Martedì 8 marzo,i radicali fiorentini dell’associazione “Andrea Tamburi” saranno IN PIAZZA DELLA REPUBBLICA DALLE ORE 11 DEL MATTINO con un gazebo d’informazione sul referendum, per ricordare l’importante appuntamento referendario contro il quale sono schierate ferocemente tutte le forze conservatrici del nostro paese. Ad ogni donna sarà donata simbolicamente una rosa.
Il referendum sulla legge 40 è innanzitutto il referendum per la liberazione delle donne dai divieti e dalle imposizioni illiberali sul loro corpo e sulla loro salute. Quest’anno per le donne rischia di esserci poco da festeggiare, se prevarranno le forze contrarie al referendum. Ecco perché la scelta di stare in piazza l’8 marzo: per denunciare la mancanza d’informazione, le manovre sulla data del voto e per dire con forza che stanno tentando di fare la festa alle donne!
Tra pochi mesi dovremo votare sul referendum contro la legge 40/2004 per la procreazione assistita e la libertà di ricerca scientifica: quanti lo sanno?
Ancora la data del voto non è stata fissata e sono fortissime le pressioni del Vaticano sul governo affinché le urne si aprano in una giornata “balneare”, a giugno, in modo da rendere difficile il raggiungimento del quorum del 50% dei votanti.
Intanto si è aperta la campagna elettorale per le regionali durante la quale è molto probabile che nessuno parli di referendum. Gli unici che potevano farlo,con le liste “Radicali Luca” Coscioni”, sono stati cancellati, fatti fuori per scelta delle leadership di destra e di sinistra, in ossequio ai diktat provenienti dal Vaticano.
Sapevamo di una maggioranza di centrodestra con ampi settori contrari ai referendum. Oggi però il fatto nuovo è che l’elettore di centrosinistra ha scoperto in casa propria il peggior nemico dei referendum, quel Romano Prodi (in buona compagnia, a partire dal duo toscano Bindi / Pistelli) che dice no a qualsiasi accordo di ospitalità alle liste radicali in nome del divieto di parlare di procreazione assistita e libertà di ricerca scientifica in campagna elettorale.
Un pesantissimo no ai radicali, a Luca Coscioni e ai referendum. Un no imposto a tutta l’Unione.Cosa ne pensano le elettrici di sinistra, le associazioni dei malati, tutti quei militanti della sinistra toscana che questa estate hanno raccolto le firme per presentare i referendum, assieme con i radicali?

Per ulteriori informazioni: Antonio Bacchi 333 6498956