Referendum negli Stati Uniti: “ha vinto il no alla Guerra contro la Droga”

Il coordinatore della campagna Legalizziamo Marco Perduca commenta il risultato dei referendum sulla legalizzazione e sulla depenalizzazione di droghe e cannabis, che si sono svolti negli Stati Uniti d’America parallelamente alle elezioni presidenziali.

“Tra i temi al voto negli Stati uniti c’erano anche varie proposte di riforma delle leggi statuali sulle droghe. In Arizona, New Jersey, Montana e South Dakota è stata legalizzata la cannabis per tutti i fini, in Mississippi quella terapeutica, nella capitale Washington è possibile consumare psilocibine, mentre in Oregon si è adottata una sostanziale depenalizzazione dell’uso e possesso personale di quantità di stupefacenti proibiti.

Le percentuali schiaccianti del favore al NO alla ‘guerra alla droga’ confermano che, indipendentemente dall’orientamento politico degli Stati dove son state adottate le modifiche, la denuncia dei danni in termini di diritti umani e amministrazione della giustizia è ormai diventata maggioritaria nella patria del proibizionismo. Bisognerebbe che anche i politici italiani ne tenessero di conto facendo tesoro di quanto le iniziative riformatrici popolari, come la proposta di legge per la regolamentazione della produzione, consumo e commercio della cannabis che da quattro anni giace alla Camera”.

➡ Nel dettaglio

  • Arizona (ludica) 60%;
  • New Jersey (ludica) 70%;
  • Montana (ludica) 57% ;
  • South Dakota: ludica 53%, terapeutica 69%;
  • Mississippi (terapeutica) 76%;
  • Oregon: depenalizzazione tutte sostanze 59%, funghetti per uso terapeutico 56%;
  • Washington D.C. (funghetti) 77%