Protesi acustiche e digitali, depositata una interrogazione parlamentare al Ministro Speranza

Movimento LIS

Associazione Luca Coscioni e Movimento LIS Subito denunciano: “Le persone con sordità costrette a pagare fino a 6.000 euro. Nessuna gara è stata aggiudicata, lo strumento dell’appalto è inappropriato”

Dopo oltre quattro anni dalla pubblicazione dei nuovi Livelli Essenziali di Assistenza, con il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 12 gennaio 2017, nessuna gara d’appalto per l’acquisizione di protesi acustiche digitali è stata aggiudicata, non essendo state individuate modalità di gare che permettano di scegliere il dispositivo più adatto per ogni singolo paziente.

“Riteniamo che lo strumento dell’appalto sia inappropriato. Abbiamo per questo sollecitato e redatto con l’aiuto di esperti una interrogazione parlamentare al Ministro della Salute sull’impossibilità di erogazione di protesi acustiche digitali a carico del Servizio Sanitario Nazionale”, dichiarano Filomena Gallo e Vanessa Migliosi, rispettivamente Segretario dell’Associazione Luca Coscioni e Presidente del Movimento LIS subito.  L’onorevole Marco Bella con altri deputati ha appena depositato l’interrogazione a risposta in commissione. Chiediamo al Ministro della salute che il diritto alla salute e all’uguaglianza sia rispettato per tutte le persone che necessitano di protesi acustiche adeguate ai loro bisogni.

L’Associazione Luca Coscioni, audita il 28 novembre 2016 dalla XII Commissione della Camera (Affari sociali) e il 30 novembre dalla XII Commissione del Senato (Igiene e Sanità), ha evidenziato la necessità di un percorso individualizzato per la scelta della protesi acustica. Le due Commissioni hanno subordinato il parere positivo al decreto del Presidente del Consiglio dei ministri sui nuovi Lea alla condizione che col primo aggiornamento la «Commissione nazionale per l’aggiornamento dei livelli essenziali di assistenza e la promozione dell’appropriatezza nel Servizio sanitario nazionale» ripristinasse il sistema di acquisto a tariffa per le protesi acustiche. Tutto ciò non è mai avvenuto.

“Attualmente – concludono Gallo e Migliosi – si continua a utilizzare il decreto ministeriale n. 332 del 1999 che non prevede le protesi digitali per le quali gli utenti devono pagare cospicue differenze (da 1.500 a 6.000 euro) tra il valore attuale e le tariffe del 1999 delle protesi analogiche. È necessaria un’iniziativa normativa urgente che riporti l’assistenza audioprotesica all’interno dell’elenco 1 del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri sui nuovi Livelli essenziali di assistenza, definendo per le protesi audioprotesiche tariffe adeguate, anche attraverso l’istituzione di un osservatorio dei prezzi internazionali comprensivi delle indispensabili prestazioni professionali”.