In piazza contro la proposta di legge spagnola che limita l’aborto

 
Anche l’Associazione Luca Coscioni aderirà sabato 1 febbraio al sit-in di protesta dinanzi all’ambasciata di Spagna a Roma  contro la proposta di legge del ministero della Giustizia spagnolo che limita il diritto all’interruzione di gravidanza. La proposta di Gallardòn che  autorizza l’interruzione della gravidanza solo in caso di violenza sessuale o di grave rischio per la salute fisica e psichica della donna rappresenta una grave lesione dei diritti alla salute riproduttiva e all’autodeterminazione. Libertà di scelta delle donne in fatto di maternità e rispetto della pluralità delle posizioni morali in materia di inizio e fine vita sono diritti intangibili in una Europa liberale. Sono davvero preoccupanti situazioni come quelle della Spagna, della bocciatura al Parlamento europeo della mozione Estrela sui diritti sessuali e riproduttivi, dello svuotamento della legge 194 in Italia a causa del dilagare dell’obiezione di coscienza e della rinuncia all’aborto farmacologico. Con questi atteggiamenti oscurantisti e anti-scientifici si rischia di tornare agli anni degli aborti clandestini in Governi conservatori e proibizionisti, dove la salute della donna è messa realmente in pericolo. Se la proposta di legge spagnola venisse approvata,si potrebbe arrivare all’assurdo di un flusso invertito di  “turismo abortivo”, ieri dal Portogallo arretrato nella laica Spagna , domani nella direzione contraria.  L’Associazione Coscioni ribadisce la necessità della compresenza di tutte le posizioni: diritto all’aborto e diritto all’obiezione di coscienza. Le battaglie per i diritti, portate avanti da decenni dai radicali, sono battaglie di conquista dei diritti di tutti.