Il Parlamento europeo dà il via libera al Certificato europeo di filiazione

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La proposta di regolamento è passata con 366 voti. I contrari sono stati 145 e gli astenuti 23

Con la proposta, i minori nati in uno Stato membro dell’Unione europea dovranno essere riconosciuti in qualsiasi altro Stato membro europeo come figli dei propri genitori, indipendentemente dall’orientamento sessuale dei genitori, dalle modalità di concepimento e nascita

Oggi, 14 dicembre, il Parlamento europeo ha votato la proposta di Regolamento sulla circolazione dello stato di filiazione: i minori nati in un qualsiasi Stato membro, indifferentemente dalle modalità riproduttive e dall’orientamento sessuale dei genitori, dovranno essere riconosciuti come figli dei propri genitori in qualsiasi altro Stato europeo.

“È un segnale importantissimo quello che arriva oggi dall’Unione europea e che finalmente fornisce una piena tutela, indiscriminata e uguale in tutti gli Stati, ai minori nel pieno rispetto del loro miglior interesse.

Finalmente le Istituzioni europee danno seguito al monito della Presidente della Commissione europea, Ursula Von Der Leyen, che già nel settembre 2020 ricordava come “se sei genitore in un Paese, sei genitore in ogni Paese” dichiarano Filomena Gallo e Marco Cappato rispettivamente Segretaria e Tesoriere dell’Associazione Luca Coscioni che concludono “a differenza di quanto aveva affermato il Governo italiano, nell’esprimere un parere negativo su questa Proposta lo scorso marzo, il diritto di famiglia resta di competenza esclusiva dei Parlamenti nazionali.

La proposta di Regolamento della Commissione che è stata votata mira a colmare lacune esistenti e a garantire che nessun bambino sia discriminato a causa della famiglia di appartenenza e dal modo in cui è nato e non potrà mai perdere i suoi genitori, perché potrà godere dei suoi diritti in ogni Stato membro”.

“Il voto espresso oggi dal Parlamento europeo ricalca in pieno le opinioni emerse durante la prima Assemblea civica estratta a sorte sulla genitorialità sociale che si è tenuta gli scorsi 19 e 20 ottobre presso l’Università di Milano e che abbiamo promosso e organizzato insieme al movimento paneuropeo Eumans, proprio nell’ambito di un progetto europeo” dichiarano Francesca Re e Alessia Cicatelli, avvocate dell’Associazione Luca Coscioni e co-organizzatrici dell’Assemblea civica insieme a Lorenzo Mineo per Eumans.

“Proprio in quella sede – continuano le avvocate – i cittadini e le cittadine provenienti da 7 diversi Paesi europei, a seguito di sessioni informative, si erano confrontati e avevano deliberato proprio in linea con questa proposta di Regolamento europeo, raccomandando alle Istituzioni europee l’adozione dello strumento del Certificato europeo di filiazione. Salutiamo quindi con estremo favore il voto espresso oggi dal Parlamento europeo che, ancora una volta, dimostra come l’Unione europea e le sue Istituzioni agiscano in senso conforme all’opinione e la sensibilità pubblica” concludono Re e Cicatelli.