Ogm, Gallo: “Ascoltiamo l’appello degli scienziati: serve libertà di ricerca in Italia!”

Le dichiarazioni del ministro dell’ambiente Corrado Clini sugli OGM meritano un plauso perché rimettono all’ordine del giorno un tema accantonato. Il nostro Paese continua ad applicare il divieto per gli scienziati di lavorare in campo aperto sugli Ogm, al contrario di quanto possono fare gli scienziati francesi, tedeschi, olandesi, spagnoli o del Regno unito. Ciò accade nonostante il sostegno alla ricerca e alla tecnologia ogm da parte di tre documenti pubblici redatti da 21 Società scientifiche italiane e dalle Accademie delle Scienze e dei Lincei a sostegno alla tecnologia degli OGM, oltre a Silvio Garattini, Umberto Veronesi, il compianto Renato Dulbecco, Carlo Rubbia, Rita Levi-Montalcini, Margherita Hack, Edoardo Boncinelli, Tullio Regge, Andrea Ballabbio, Piergiorgio Odifreddi, Giulio Cossu, Elena Cattaneo a tanti altri.

Va dunque riconosciuto al Ministro Clini il merito di aver sollevato una questione che va affrontata con i parametri della scienza e non con i pregiudizi dell’ideologia, per regolamentare un tipo di ricerca che la comunità scientifica italiana – con una lettera al Presidente della Repubblica – ha voluto sottolineare come necessaria per il nostro paese per “sperimentare e valutare in pieno campo sia le varietà OGM che altre soluzioni alternative non-OGM, nel laico tentativo di identificare quelle migliori dai punti di vista ambientali, sanitari ed economici

 

Dichiarazione di Filomena Gallo, Segretario dell’Associazione Luca Coscioni per la libertà di ricerca scientifica