Nel decennale dalla morte di Welby autenticheremo i biotestamenti dei Consiglieri Regionali

Comunicato stampa di Radicali/Comitato Testamento Biologico Lombardia

In occasione del decimo anniversario della morte di Piergiorgio Welby, già co-presidente dell’Associazione Luca Coscioni e ammalato di distrofia muscolare che si è battuto fino alla fine per la libertà dell’individuo, i comitati Cannabis Terapeutica e Testamento Biologico in Lombardia, con l’aiuto del gruppo SEL in Regione, organizzeranno un simbolico evento per richiamare l’attenzione sulle due proposte di legge popolari depositate all’inizio del 2016 e non ancora discusse dal Consiglio Regionale, aventi ad oggetto il diritto alla cura e alla libera scelta.

Martedi 20 dicembre, in via Filzi 22 dalle 13:30 alle 15:00, grazie alla disponibilità dello studio notarile Roveda, i consiglieri e degli assessori che ne faranno richiesta potranno autenticare il proprio testamento biologico. Inoltre, con il contributo dell’Associazione Luca Coscioni regaleremo a tutti i consiglieri il libro “la cannabis fa bene, la cannabis fa male” (curato da Antonella Soldo e , con la prefazione di Luigi Manconi) che raccoglie testimonianze di pazienti e sviluppi normativi dopo la legge Turco e la regolamentazione nazionale della cannabis terapeutica.

“I termini previsti dalla legge regionale per la discussione delle due proposte sono ampiamente scaduti. – dichiarano Barbara Bonvicini e Sergio De Muro, coordinatori delle campagne per la Regolamentazione della Cannabis Terapeutica e per l’istituzione del Registro Regionale dei biotestamenti in Lombardia – Dieci anni dopo la morte di Welby, le istituzioni faticano ancora a capire l’urgenza che ha caratterizzato la sua vita e la sua battaglia. Abbiamo il dovere di pretendere che la Lombardia discuta le due proposte, in nome delle migliaia di cittadini che hanno firmato e che aspettano una risposta.”

“Riguardo la proposta sul Registro Regionale, proprio nei giorni scorsi, la Corte Costituzionale ha bocciato la legge della Regione Friuli VG. – precisa Marco Cappato, tesoriere dell’Associazione Luca Coscioni – Il testo che abbiamo presentato il Lombardia, però, si guarda bene dal voler normare alcunché sia al di fuori della stretta competenza regionale, limitandosi a prevedere che lo strumento  della tessera sanitaria regionale sia messo a disposizione per garantire il diritto costituzionale alla libera scelta in campo medico e terapeutico.”