Mobilitazione dai comuni per impedire la legge contro il testamento biologico

Dichiarazione di Marco Cappato e José De Falco, a nome dell’Associazione LucaCoscioni per la libertà di ricerca scientifica:




Mentre la Camera dei Deputati continua l’esame del Disegno di legge Calabrò CONTRO il Testamento biologico, prosegue la mobilitazione straordinaria dell’Associazione Luca Coscioni per l’istituzione dei registri dei testamenti biologici nei comuni d’Italia.

Oltre alla petizione al Parlamento (sottoscritta da oltre 25.000 cittadini) e la raccolta dei testamenti biologici con l’associazione A Buon Diritto (oltre duemila quelli già archiviati) proseguono i tavoli di raccolta firme per l’istituzione dei registri dei testamenti biologici in molte realtà italiane. Intanto, sono circa trenta le realtà comunali a vario titolo coinvolte nelle iniziative per l’istituzione dei registri del testamento biologico:

Amelia (TR), Ancona, Avellino, Barile (PZ), Bolzano, Brescia BS, Calenzano (FI), Caserta CE, Cerveteri (RM), Conza della Campania (AV), Curti (CE), Firenze Genova Gorizia Marina di Massa (MS), Milano, Novara, Pavullo nel Frignano (MO), Perugia, Pisa (comune e provincia) Quarto di Napoli (NA), Rimini, Roma X Municipio, XI Municipio, Torino, Torre Orsaia (SA) Trieste, Udine, Verona, Vicenza. (guarda la mappa)

Gli strumenti proposti dall’Associazione e fatti propri dalle cellule coscioni e dalla spontaneità dei singoli cittadini sono i più vari: dallo strumento della petizione popolare, la delibera d’iniziativa popolare (Roma) ed anche i referendum popolari (è il caso della città di Avellino).

Dai comuni "polvere" (è il caso di alcune realtà campane) alle grandi città (il registro è attivo a Roma, Pisa ed è in via di istituzione a Genova e Torino) i cittadini rispondono con entusiasmo confermando quanto da sempre emerge da tutti i sondaggi demoscopici la netta opposizione alla legge contro il testamento biologico in discussione alla camera. Ci auguriamo che tutte le forze politiche e sociali che a parole dicono di condividere – insieme all’85% dei cittadini- l’obiettivo di una legge a favore del testamento biologico vogliano partecipare a questa mobilitazione dal basso, per far partire dalle realtà comunali l’opposizione all’offensiva clericale in atto alla Camera dei Deputati.