Miracolo della Ru486, gli anti abortisti diventano abortisti

Dichiarazione di Silvio Viale, ginecologo torinese e membro di direzione dell’Associazione Coscioni:
 
“Si può parlare di miracolo. La RU486 ha trasformato gli antiabortisti in abortisti che difendono l’aborto chirurgico per attaccare la RU486. E’ evidente che non sanno di cosa parlano in entrambi i casi, come è indiscutibile che sanno di avere torto. Se la 194 obbligasse al ricovero – è chiaro che non hanno ancora letto l’articolo 8 fino in fondo – che bisogno avrebbero di ripeterlo in continuo? Chi devono convincere? Se stessi? Il direttore dell’AIFA? Quello in corso è un film già visto in occasione della sperimentazione del S.Anna che si è concluso con l’archiviazione da parte della magistratura torinese. Lo dico a Gasparri, che sembra volere seguire le orme del suo amico Storace, e lo dico alla Roccella che continua a lanciare slogan: la 194 impone che sia un medico di un ospedale, uno come me, o di un consultorio a praticare l’aborto, ma non impone che le conseguenze dell’intervento abortivo debbano risolversi in ospedale. Del resto, attualmente, vi sono almeno due casi di interventi abortivi a seguito dei quali le donne vengono dimesse senza che sia avvenuta alcuna espulsione del prodotto abortivo, o dell’embrione come direbbero loro. Quali siano questi casi lo rivelerò in sede di audizione insieme a molte altre questioni che i senatori non conoscono. Nel frattempo replico all’ultima “Gasparrata”, cioè alla sua minaccia di “denunciare immediatamente e sottoporre alle sanzioni di legge”, e lo sfido ad indicarmi dove sarebbero indicati il reato e la sanzione. E’ comunque curioso che Roccella e Gasparri spieghino così insistentemente cosa avrebbe deciso l’AIFA, senza attendere l’audizione del direttore dell’AIFA, come se conoscessero o avessero scritto loro la determina. Vedremo questa mattina se il Direttore Generale dell’AIFA saprà mantenere la schiena dritta.”

@ 2009 Associazione Luca Coscioni. Tutti i diritti riservati