Ministra Fedeli mantiene impegno per finanziare la ricerca di base: decisione senza precedenti in Italia

Ricercatrice

Era la richiesta dell’appello dell’Associazione Luca Coscioni lanciato in occasione della legge di stabilità per i finanziamenti alla ricerca, sostenuto da scienziati e accademici, per portare a 400 milioni di euro l’anno i “PRIN”.

Filomena Gallo, Michele De Luca, a nome dell’Associazione Luca Coscioni per la libertà di ricerca scientifica

Ci congratuliamo vivamente con la Ministra Valeria Fedeli per l’annuncio della destinazione di 400 milioni alla ricerca fatta nelle università, la ricerca di base, i cosiddetti Progetti di Rilevante Interesse Nazionale (PRIN)”.

Si tratta del più grande investimento sulla ricerca di base degli ultimi vent’anni – di quasi 5 volte superiore all’ultimo PRIN di 90 milioni!

Avevamo avanzato questa richiesta con un appello sottoscritto da oltre 300 scienziati e accademici, perché i Prin – i principali bandi competitivi del Miur per finanziare la ricerca universitaria in tutte le discipline, da quelle umanistiche a quelle scientifiche – ricevessero un finanziamento significativo.

In continuità dalla legge di stabilità, indicavamo e sostenevamo l’emendamento parlamentare alla manovrina di primavera, che individuava nel “tesoretto” dell’Istituto italiano di tecnologia (l’IIT di Genova), mezzo miliardo di euro di risorse liquide depositate su un conto infruttifero della Banca d’Italia, quale risorse “pronte impiego” da destinare alla ricerca di base. 

Quanto preannunciato domenica dalla Ministra Fedeli realizza tanta parte di quella campagna, ed è doveroso riconoscerlo.

250 milioni dei 400 milioni promessi verranno proprio da quel tesoretto, mentre i restanti 150 saranno forniti dallo stesso Miur.

Per la prima volta, almeno su questo specifico fronte dei bandi per la ricerca di base, potrebbe aprirsi una stagione che dimostra l’intenzione di avvicinare l’Italia alle altre grandi economie europee.

Un impegno per il futuro delle prossime generazioni, una decisione importante che risponde alle richieste che da anni, come Associazione Luca Coscioni con Gilberto Corbellini, Giulio Cossu, Roberto Defez e tanti accademici e ricercatori abbiamo sempre formulato al Governo ai ministri competenti.