Maternità surrogata, passeggini vuoti a Monte Citorio contro la proposta di Legge Meloni

La PDL vuole trasformare la gestazione per altri in un reato universale. Filomena Gallo: “Senza una legge ricorreremo presto alle vie legali per realizzare la tecnica”

Si fanno chiamare “le ragazze Roki”, perché sono affette dalla sindrome di Rokitansky.  Sono giovani donne nate senza utero, che vorrebbero poter avere dei figli tramite la tecnica della gestazione per altri, ma, se la proposta di legge Meloni per rendere questa pratica un “reato universale” venisse approvata, potrebbero essere punite con la reclusione da tre mesi a due anni e con la multa da 600.000 a un milione di euro, anche nei casi di gestazione per altri conclusa all’estero, in piena legalità, nei Paesi in cui questa è consentita da una legge dello Stato.

Per dire no a questa proposta di legge e far sentire la propria voce e quella di altre persone che per patologie o altre condizioni non possono intraprendere una gravidanza, si sono ritrovate venerdì 9 ottobre alle 15.00 in Piazza Montecitorio a Roma, per una manifestazione organizzata da Maria Sole Giardini, Consigliere Generale dell’Associazione Luca Coscioni, affetta anche lei dalla sindrome di Rokitansky. É fertile, ma è nata senza utero.

I suoi gameti sono idonei al concepimento, ma il suo corpo non ha “la culla” per consentire che un embrione si annidi e cresca. Portare avanti una gravidanza le è quindi impossibile. Maria Sole e suo marito hanno da tempo deciso di provare ad avere una gravidanza percorrendo le vie legali, che il caso consiglia, in  assenza di una legge che in Italia regolamenti la procedura con gestazione per altri solidale, ovvero quel percorso di fecondazione assistita per cui una donna porta avanti una gravidanza per conto di un’altra persona o di un’altra coppia.

L’Associazione Luca Coscioni dal 2016 insieme ad altre associazioni, con giuristi ed esperti, ha lavorato a una bozza di proposta di legge sulla cosiddetta gestazione per altri “solidale”, portata avanti cioè senza alcun compenso, con l’obiettivo di mettere al centro la tutela dei nati, della gestante per altri e dei genitori intenzionali, ovvero coloro che hanno fatto ricorso alla tecnica. Perché solo una legge può arginare ogni forma di abuso e illegalità, scongiurando discriminazioni e violazione dei diritti fondamentali. L’obiettivo è quello di evitare situazioni di incertezza normativa e fornire piena tutela ai diritti di tutti i soggetti coinvolti e, in particolar modo, ai minori nati all’esito di tale percorso, anche all’estero, a seguito dell’applicazione della legge straniera.

“Una legge che si fondi sul principio di “solidarietà” che tuteli tutti i soggetti coinvolti nella tecnica di PMA con gestazione solidale per altri, una legge che preveda l’accesso per persone che non hanno altro modo per poter provare ad avere un figlio. Una legge che si basi su libere scelte, tutela della salute, garanzie, trasparenza, piena legalità e tutele assolute in primis dei nati, ha commentato Filomena Gallo, avvocato e Segretario dell’Associazione Luca Coscioni,  “Come Associazione Luca Coscioni saremo presenti in piazza di Montecitorio per condannare a una voce ogni abuso dei diritti umani e  per ripetere, ancora una volta, che  una legge tutela più di un divieto”