Mario Riccio, il primario che aiutò Piergiorgio Welby: “Se la norma verrà confermata, rispetterò le volontà del pazienti anche se non depositate”
E’ a prima firma M5S l’emendamento 9.0.38 al DDL di conversione del dl Semplificazioni che snatura la legge 219/2017 sul biotestamento e ne impedisce l’applicazione.
Così come richiesto da 11 senatori del Movimento 5 Stelle, se la legge di conversione dovesse essere approvata in modo definitivo, le DAT dovrebbero essere consegnate nel Comune di nascita, non più nel Comune di residenza, impedendo a tutte le persone che nel corso della vita hanno cambiato Comune di residenza la possibilità di depositare le proprie disposizioni anticipate di trattamento. Allo stesso modo viene ritardata la creazione della Banca nazionale delle DAT dando un nuovo termine per la sua creazione (dal 30 giugno 2018 al 30 giugno 2019) e prevedendo nuovi passaggi per la sua costituzione. Questo avviene nonostante il Ministero della Salute ripeta da luglio 2018 che i decreti per la Banca dati sono pronti e nonostante il 18 ottobre 2018, sollecitato da un’interrogazione a risposta orale a prima firma Davide Faraone (PD), il sottosegretario di Stato per la salute Armando Bartolazzi abbia rassicurato il Parlamento sulla rapida emanazione di questi decreti.
Paradossale come il Senato da una parte non rispetti l’ordinanza della Corte costituzionale che grazie al caso Cappato/Dj Fabo impone al Parlamento di legiferare sull’ampliamento dei diritti di fine vita, dall’altra addirittura peggiori una legge che sta funzionando, come quella sul testamento biologico. Non si distingue in meglio la Camera dei Deputati che proprio ieri, nella riunione dei rappresentati dei gruppi di II e XII Commissione, aveva l’opportunità di iniziare la discussione sulla pdl popolare sull’eutanasia ed ha invece preferito riunirsi per soli 5 minuti (15.30-15.35) senza alcuna decisione sul punto.
Ci rivolgiamo a tutti i parlamentari che ancora credono nella tutela del diritto alla vita, alla salute, alla dignità e all’autodeterminazione della persona: attivatevi per respingere un emendamento oscurantista come quello presentato dagli 11 senatori M5S e attivatevi per il rispetto della nostra Costituzione.
Dichiarazione di Mario Riccio, il medico rianimatore che staccò la spina a Piergiorgio Welby, consigliere generale Associazione Luca Coscioni e membro Consulta di Bioetica:
“Di fronte alla notizia della modifica della legge sulle DAT che determina l’impossibilità ad usufruirne, qualora questa modifica venisse confermata è mia intenzione procedere con un’azione di “obbedienza” ai principi della legge sul Testamento Biologico, della giurisprudenza e della nostra Costituzione. Preannuncio fin da ora che rispetterò le volontà dei pazienti contenute in qualsiasi documento che riterrò essere formalmente valido al di là del suo deposito presso un ufficio di stato civile. Sono convinto che tanti medici saranno con me in questa azione contro il sabotaggio di diritti duramente conquistati”.
L’Associazione Luca Coscioni è una associazione no profit di promozione sociale. Tra le sue priorità vi sono l’affermazione delle libertà civili e i diritti umani, in particolare quello alla scienza, l’assistenza personale autogestita, l’abbattimento della barriere architettoniche, le scelte di fine vita, la legalizzazione dell’eutanasia, l’accesso ai cannabinoidi medici e il monitoraggio mondiale di leggi e politiche in materia di scienza e auto-determinazione.