L’Ultimo appello di Walter De Benedetto

Nel corso dell’ultima Conferenza Nazionale sulle Droghe intervenne anche Walter

Domani Marco Cappato e Matteo Mainardi saranno presenti ai funerali, ad Arezzo: “Solo indifferenza da chi dovrebbe occuparsi di salute pubblica”. L’auspicio: “La Camera eviti altri simili calvari”

…Quello che è accaduto a me accade ogni giorno a tanti altri malati, nell’indifferenza generale di chi dovrebbe occuparsi della salute pubblica… Capita troppo spesso che un malato non veda riconosciuta la cannabis nelle quantità richieste e nelle modalità di somministrazione preferite. ….Esiste una gran quantità di malati e una variegata qualità di patologie per le quali le cure a base di cannabinoidi sarebbero essenziali, aiutando i pazienti a vivere meglio la condizione patologica. Purtroppo quello che posso testimoniare è che noi pazienti non riusciamo a trovare interlocutori competenti e capaci di ascoltarci.

…Di fronte ad un sistema sanitario che non ne approvvigiona a sufficienza – continua De Benedetto – , ci troviamo in un paese che non ha ancora deciso di legalizzarne l’uso per tutti…. Chi governa è consapevole che circa il 10% della popolazione italiana la consuma regolarmente alimentando le mafie, per buona pace di chi pone sul tema questioni ideologiche, giuridiche o criminologiche di qualsiasi natura e forma.

Il ricordo degli esponenti dell’Associazione Luca Coscioni Marco Perduca (coordinatore della campagna Legalizziamo! e Presidente del Comitato del Referendum Cannabis Legale) e Marco Cappato, il quale domani sarà presente insieme a Matteo Mainardi ai funerali di De Benedetto:

Walter tre anni fa aveva scritto a Governo e Parlamento e l’estate scorsa di nuovo al Presidente della Repubblica per ricordare che la sua non era una vicenda isolata e che ancora oggi molte persone con una prescrizione medica non trovano la cannabis. 

L’unica figura istituzionale che gli ha risposto con la necessaria attenzione è stata la Ministra Dadone che opportunamente lo ha invitato alla Conferenza Nazionale sulle droghe del novembre scorso a Genova.

Nel momento in cui la Camera si prepara a votare sulla proposta di legge “Magi-Licatini”, che tra le altre cose consentirebbe la coltivazione personale di quattro piantine (evitando altri casi De Benedetto), occorrerebbe che Dadone, ma anche Fico e Perantoni, da sempre attenti alla storia di Walter, facessero sì che l’iter legislativo terminasse con successo dedicandolo a chi ha affrontato terribili sofferenze per veder rispettati i propri diritti. La pietà umana non basta, servono leggi che garantiscano la libertà di scelta.