Otto regioni sono già pronte a discutere in Consiglio la proposta di legge regionale
L’Associazione Luca Coscioni: “Occorrono tempi certi di risposta alle persone malate”. QUI l’elenco dei tavoli attivi in Regione
Prende il via anche in Toscana la raccolta firme per la proposta di legge regionale di iniziativa popolare Liberi Subito, elaborata e promossa dall’Associazione Luca Coscioni, per regolamentare l’aiuto medico alla morte volontaria. L’obiettivo è raccogliere almeno 5.000 firme autenticate e certificate di cittadini residenti nel territorio regionale entro la fine di marzo 2024.
Lo scopo è quello di arrivare a una normativa di attuazione (procedure e tempi), secondo i principi dettati dalla Corte Costituzionale (attraverso la sentenza 242/2019), per accedere alla morte volontaria attraverso l’auto somministrazione del farmaco letale. Una volta raccolte e depositate le firme necessarie potrà iniziare l’iter di discussione, avendo già la Regione dichiarato ammissibile la proposta di legge, ossia rientrante nelle competenze regionali.
“Con questa proposta di legge, chiediamo che siano stabilite regole e tempi certi per garantire i diritti costituzionali dei pazienti della Toscana in materia di fine vita, in particolare per impedire che qualcuno debba subire, come una tortura, una sofferenza insopportabile contro la propria volontà”, hanno dichiarato Filomena Gallo e Marco Cappato.
“È chiaro che le norme sul fine vita non le fa la Regione, ma sul rispetto della sentenza della Corte costituzionale ne è responsabile il servizio sanitario della Regione. Ed è il sistema sanitario che deve stabilire delle regole. Noi chiediamo che queste regole siano date ascoltando non la propaganda di partito, ma le sofferenze delle persone malate che fanno queste richieste. La proposta di legge “Liberi Subito” è aperta a tutti i partiti, i movimenti e le organizzazioni che vorranno sostenerla e farla propria.
Si tratta di una battaglia che coinvolge l’opinione pubblica, al di là di ogni schieramento politico. Non basterà raccogliere le 5.000 firme di cittadine e cittadini toscani necessarie per portare la legge in Consiglio Regionale: il nostro obiettivo è proseguire la mobilitazione nella società per chi ritiene sempre più intollerabile che una persona in condizioni di sofferenza estrema non possa scegliere per se stessa, ma sia costretta a subire decisioni di altri contro la propria volontà” hanno continuato i due organi di vertice dell’Associazione Luca Coscioni.
La campagna di raccolta firme è stata già avviata e conclusa con successo in 5 Regioni (Abruzzo, Veneto, Emilia Romagna, Piemonte e Friuli Venezia Giulia). Oltre a queste anche Sardegna e Marche hanno depositato la pdl, ma tramite l’iniziativa di alcuni consiglieri regionali. In Basilicata la proposta di legge è invece stata promossa dall’iniziativa dei Comuni. Quindi sono 8 le Regioni già pronte a discutere la proposta.
L’Associazione Luca Coscioni è una associazione no profit di promozione sociale. Tra le sue priorità vi sono l’affermazione delle libertà civili e i diritti umani, in particolare quello alla scienza, l’assistenza personale autogestita, l’abbattimento della barriere architettoniche, le scelte di fine vita, la legalizzazione dell’eutanasia, l’accesso ai cannabinoidi medici e il monitoraggio mondiale di leggi e politiche in materia di scienza e auto-determinazione.