Caro Ministro,
Lo scorso 29 giugno in Parlamento ha affermato che la piattaforma di raccolta firme sui referendum (che il governo era tenuto ad attivare a gennaio!) non permetterà di “autenticare e certificare le firme”, ma solo di sottoscrivere i quesiti.
In altre parole, le firme digitali saranno completamente inutili, perché i passaggi per renderle valide dovranno avvenire di persona.
Con l’entrata in funzione della piattaforma pubblica, inoltre, non sarà più possibile firmare con SPID i referendum neppure su piattaforme private, come avvenuto la scorsa estate: si va in sostanza a privare i cittadini di un loro diritto, conquistato appena un anno fa. E senza la firma digitale, sarà quasi impossibile proporre alla politica i temi dei quali i Partiti non vogliono o non sanno occuparsi.
Non possiamo accettare questo passo indietro: Le chiediamo di non accettare che il Suo Ministero -della innovazione tecnologica e della transizione digitale- si renda colpevole della più grave regressione tecnologica e analogica proprio sul terreno della democrazia e dei diritti civili.
Non solo la firma digitale è indispensabile per includere tutti nell’esercizio della democrazia, permettendo di accedervi anche alle persone con disabilità, ai residenti all’estero e in generale ai cittadini che incontrano ostacoli nel firmare fisicamente.
Non solo la firma digitale è il rimedio per rispettare i nostri obblighi con le Nazioni Unite, che hanno condannato l’Italia per gli ostacoli burocratici alla raccolta delle firme (caso Staderini-De Lucia VS Italy).
Ma soprattutto, in un Paese che investe sempre di più nella digitalizzazione dei servizi, dalla pubblica amministrazione alla sanità, tenere fuori da questo cambiamento i diritti politici dei cittadini non è concepibile, se si ha a cuore a preservarli.
Solo una la paura del cambiamento e una precisa volontà politica, forse la stessa che ha fermato i referendum eutanasia e cannabis, può mettere oggi in discussione la firma digitale, e con essa il nostro diritto al referendum.
Ministro Colao, ci appelliamo a Lei in qualità di Ministro per l’Innovazione Tecnologica per fermare subito questa controriforma. Riattivi la firma con SPID sui referendum nella piattaforma che il Governo lancerà a breve!
Glielo chiediamo in nome della democrazia, in nome dei diritti delle persone con disabilità, in nome dei diritti di tutti i cittadini.
Con i nostri migliori saluti, Filomena Gallo, Marco Cappato e Marco Gentili – Segretario, Tesoriere e Co-Presidente dell’Associazione Luca Coscioni
PER SOTTOSCRIVERE LA LETTERA FIRMA QUI
L’Associazione Luca Coscioni è una associazione no profit di promozione sociale. Tra le sue priorità vi sono l’affermazione delle libertà civili e i diritti umani, in particolare quello alla scienza, l’assistenza personale autogestita, l’abbattimento della barriere architettoniche, le scelte di fine vita, la legalizzazione dell’eutanasia, l’accesso ai cannabinoidi medici e il monitoraggio mondiale di leggi e politiche in materia di scienza e auto-determinazione.