Leggina testamento biologico: lo Stato etico nel metodo e nel merito

Intervento della senatrice Donatella Poretti, Radicali – Pd, segretaria commissione Igiene e Sanità
Errare è umano, perseverare è diabolico", questo fa venire in mente la proposta del ministro Maurizio Sacconi di approvare rapidamente la leggina per imporre idratazione e alimentazione. Comprendevo a suo tempo – pur non condividendo – la necessità di chi ravvedeva nel decreto o ddl su alimentazione e idratazione forzata la soluzione, con la violenza, di una imposizione etica per il caso specifico di Eluana Englaro

(anche se nella pratica era comunque mera misura propagandistica, visto che sul caso si era già pronunciato il tribunale e quindi la decisione era inappellabile). Oggi la violenza della proposta Sacconi per imporre, eticamente e contro la Costituzione, cure e terapie forzate, è tale anche nel metodo: imporre ad un Parlamento che mostra – anche se per lo più sottotraccia grazie anche al presidente della Camera Gianfranco Fini che aiuta ad uscire allo scoperto – disagio e insofferenza per votare il ddl irrazionale uscito dal Senato. La proposta di una moratoria, a suo tempo promossa dalla vicepresidente del Senato Emma Bonino e dai Radicali, andava evidentemente nella direzione di prendere tempo per fare una legge che non fosse dettata dalla furia ideologica di una decisione presa in fretta. La calma e la ragionevolezza evidentemente stanno producendo i frutti indesiderati dal ministro.