“Io dico sempre che sono attaccata alla vita e che voglio il diritto di poter decidere sulla mia morte, nella speranza di non volerlo usare mai. Ma voglio anche poterne parlare senza che nessuno mi dica “ma no… ma non ci pensare”.
Laura Santi, affetta da sclerosi multipla da quasi 30 anni e attivista dell’Associazione Luca Coscioni, è intervenuta al Congresso ‘Attiviamo la Democrazia’ per raccontare cosa ha significato, per lei che è costretta dalla malattia a passare quasi tutto il suo tempo in casa, partecipare alla campagna di raccolta firme per il Referendum Eutanasia Legale.
“Guardo la televisione e i social tutto il giorno. L’Italia che emerge da lì è individualista e ignava. Mi sono accorta, invece, che non è vero: che l’Italia è fatta di persone capaci di impegnarsi e di creare una comunità. Bella, colorata, divertente, empatica, umana, sarcastica. E per di più di saperlo fare attorno a un tema difficile come la morte. Che però non va trattata come un tabù, ma come un diritto da conquistare”.
Chi è Laura Santi
Laura ha 46 anni ed è nata e vissuta a Perugia, dove ha studiato comunicazione all’Università per Stranieri e ha lavorato come giornalista in ambito locale.
La fatica crescente data dalla sclerosi multipla l’ha portata a lasciare il giornalismo, ma la passione per lo scrivere non l’ha mai abbandonata, e ha continuato come freelance – sempre orientata su disabilità, welfare, diritti – e come blogger (www.lavitapossibile.it).
Da anni la malattia si è aggravata, togliendole progressivamente movimenti, attività e autonomia, fino al bisogno di assistenza h24.
È stato naturale che si avvicinasse ai temi del fine vita, dell’autodeterminazione e della libertà di scelta, diventando socia e sostenitrice di Associazione Luca Coscioni: il referendum sull’eutanasia legale, per cui ha fatto da ‘testimonial’ sui media, è per lei il punto di arrivo (o di partenza, con l’ingresso nel 2021 nel Consiglio Generale) di un avvicinamento durato anni.
Il fine Vita e Associazione Luca Coscioni
L’Associazione Luca Coscioni è una associazione no profit di promozione sociale. Tra le sue priorità vi sono l’affermazione delle libertà civili e i diritti umani, in particolare quello alla scienza, l’assistenza personale autogestita, l’abbattimento della barriere architettoniche, le scelte di fine vita, la legalizzazione dell’eutanasia, l’accesso ai cannabinoidi medici e il monitoraggio mondiale di leggi e politiche in materia di scienza e auto-determinazione.
