“Laura Santi ha diritto al completamento delle verifiche per l’accesso all’aiuto medico alla morte volontaria”

Questa l’ordinanza del Tribunale di Perugia

Filomena Gallo e Marco Cappato commentano: “Il giudice ha riconosciuto il diritto di Laura Santi al completamento delle verifiche  di cui alla sentenza “Cappato”, nel contempo agiremo affinché la decisione della Consulta sia rispettata senza discriminazioni tra malati anche nella fase esecutiva”

Dichiara Filomena Gallo, segretaria dell’Associazione Luca Coscioni per la libertà di ricerca scientifica e difensore di Laura Santi che coordina anche il collegio legale di difesa e studio, composto anche dagli avvocati Francesca Re, Angioletto Calandrini e dalla dottoressa Alessia Cicatelli:

La decisione del Giudice del Tribunale di Perugia accerta il diritto di Laura Santi a ottenere il completamento delle verifiche di cui alla sentenza Cappato ovvero [si riporta testualmente il dispositivo] ‘accerta il diritto della ricorrente ad ottenere un parere espresso del Comitato etico regionale, che dovrà essere emesso entro 30 giorni dalla sua costituzione a norma del DM 26.1.2023, che a sua volta dovrà intervenire entro 30 giorni dalla presente ordinanza.

Accerta il diritto della ricorrente, qualora all’esito del parere del Comitato etico e delle valutazioni rimesse ad AUSL vengano individuate positivamente le precondizioni per accedere al suicidio medicalmente assistito, ad ottenere che la AUSL convenuta indichi anche le modalità di attuazione del fine vita, individuando farmaco e posologia. A seguito di quanto accertato e riconosciuto dal Giudice, ci riserviamo di procedere con ulteriori azioni affinché, come stabilito dalla Corte Costituzionale, non vi sia alcun discrimine tra la scelta di Laura Santi di procedere con l’aiuto al suicidio e quella di una persona malata che invece, previa attivazione della sedazione palliativa profonda, rifiuti terapie e assitenza a carico del Servizio Sanitario Nazionale.

Laura Santi ha 48 anni e da quando ne aveva 20 è affetta da sclerosi multipla: “sono felice per la decisione di oggi, attendo ora i passi successivi affinché sia rispettata la mia volontà senza discriminazioni rispetto a chi sceglie di accedere al fine vita con modalità diverse a carico della sanità pubblica”.

Dichiara Marco Cappato, Tesoriere dell’Associazione Luca Coscioni: “anche il Tribunale di Perugia evidenzia la necessità di una legge che preveda tempi certi per l’accesso alla morte medicalmente assistita, ed è proprio quello che chiede la Proposta di Legge Regionale di iniziativa popolare dell’Associazione Luca Coscioni, al fine di garantire tempi certi e impedire discriminazioni tra Regioni e malati”.