L’Associazione Luca Coscioni a Draghi:” Grave discriminazione in corso, favorito chi è già in Parlamento”.

Elezioni, presentazione liste. Urgente consentire raccolta firme anche via SPID 

Quasi impossibile per le liste attualmente fuori dal Parlamento raccogliere le circa 60.000 adesioni necessarie entro fine agosto, senza l’apertura al digitale. M.Cappato, pronto per una lista “Per la democrazia”: “Fondamentale superare le discriminazioni”

Parte la campagna di Marco Cappato, supportata tra gli altri anche da attivisti dell’Associazione Luca Coscioni, per la possibilità, in vista delle elezioni, di raccogliere in meno di un mese anche attraverso spid le circa 60.000 firme necessarie alla presentazione di una nuova lista. La mancata possibilità di ricorrere a firme digitali rappresenterebbe una grave discriminazione a favore di quei simboli già presenti in Parlamento.

Cappato, attivista politico, già europarlamentare e impegnato con l’Associazione Luca Coscioni sui temi delle libertà civili e di ricerca scientifica,  e con Eumans, il movimento paneuropeo da lui fondato, su questioni legate a sostenibilità e democrazia, proprio nella giornata di ieri ha annunciato il proprio interesse nel presentare una lista “per la democrazia”, con al centro la valorizzazione e la tutela degli strumenti di democrazia affossati durante la precedente legislatura, come i referendum e le leggi di iniziativa popolare (mai discusse ad esempio le due proposte di legge Eutanasia e Cannabis depositate quasi dieci anni fa)

In una lettera congiunta dell’Associazione Coscioni e di Eumans, inviata al Presidente del Consiglio uscente Mario Draghi:

“Chiediamo di fare tutto quanto è in suo potere per impedire che le prossime elezioni siano riservate alla partecipazione dei partiti già rappresentati in Parlamento. In questi giorni e in questi anni da ogni parte si continua a richiamare l’interesse e la volontà del popolo italiano, che ognuno interpreta a proprio piacimento, senza però che siano difese le forme della rappresentanza democratica. La diserzione delle urne da parte di un italiano su due è anche il prodotto dell’autoreferenzialità del ceto politico e degli ostacoli frapposti alla partecipazione. Consentire la presentazione di liste di candidati anche attraverso firma digitale, dopo che già è stato consentito sui referendum, rappresenterebbe un segnale nella buona direzione”.

Allegati 

Lettera a Mario Draghi