La Regione Abruzzo dichiara ammissibile la PDL “Liberi Subito”

Sono state certificate le 5.000 firme raccolte

Il 30 agosto si svolgerà l’audizione presso il Collegio di Garanzia regionale

Dopo l’esito positivo del controllo delle cinquemila firme da parte del Consiglio regionale dell’Abruzzo, che ha certificato il raggiungimento della soglia necessaria al deposito della proposta di legge sul “suicidio assistito” Liberi Subito, è arrivata nelle scorse ore anche la comunicazione della ricevibilità, da parte della Regione, della proposta di legge elaborata dall’Associazione Luca Coscioni. Il testo mira a definire tempistiche e procedure certe per i malati in possesso delle condizioni dettate dalla Consulta, evitando loro anche un calvario giudiziario quando ostacolati da eventuali ostruzionismi delle aziende sanitarie locali.

Ne danno notizia i Promotori dell’Associazione Luca Coscioni Riccardo Varveri, Gianluca Di Marzio e Paride Paci, che ringraziano nuovamente tutti i cittadini che hanno aderito alla campagna, i volontari, le organizzazioni aderenti e gli uffici regionali per disponibilità dimostrata.


QUI lo scenario completo della campagna Liberi Subito


La Regione Abruzzo, come già fatto da Veneto, Emilia Romagna e Toscana, ha ritenuto che le norme contenute nella proposta di legge rientrino nelle sue competenze e siano rispettose della Costituzione italiana. Oltre a queste anche Sardegna, Puglia e Marche hanno depositato la Proposta di legge, ma tramite l’iniziativa di alcuni consiglieri regionali, così da rendere non necessaria la raccolta firme. Analoga proposta verrà depositata in Basilicata e Lazio, grazie all’azione dei Comuni. Piemonte e Friuli Venezia Giulia invece stanno completando la raccolta firme necessarie.

Il 30 agosto una delegazione dell’Associazione Luca Coscioni verrà audita dalla Regione e a seguire la proposta sarà incardinata nella Commissione consiliare competente. Se il Consiglio non si pronuncerà entro sei mesi dalla trasmissione alla Commissione, il progetto sarà iscritto al primo punto dell’ordine del giorno della prima seduta del Consiglio e la decisione verrà presa entro i successivi dodici mesi.