Nota di Valeria Poli, Anna Rubartelli e Federico Binda
La ricerca scientifica in Italia è oppressa da problemi strutturali, tecnici, burocratici, che ne limitano le produttività con gravi ripercussioni sulla crescita economica e culturale del nostro Paese.
La Senatrice a vita Elena Cattaneo si è fatta portavoce di queste tematiche e ha presentato una mozione al Senato che chiede in sostanza più fondi per la ricerca e semplificazione dei percorsi organizzativi. Siamo grati alla Sen. Cattaneo per il lavoro svolto che ha portato alla approvazione unanime della mozione. Ci preoccupa però il fatto che la mozione sia stata in parte svuotata del suo originale significato. E’ sparita la proposta di 350 milioni di Euro all’anno da garantire ai PRIN e non sono esplicitate le cifre da destinare alla Ricerca; inoltre, non vi è alcun cenno sull’istituzione di una Agenzia Nazionale della Ricerca, indipendente, analoga a quelle presenti nella maggior parte del paesi della Comunità Europea, che permetta di adeguare la gestione dei finanziamenti nel nostro Paese agli standard internazionali. Al suo posto, si “valuterà l’opportunità di costituire una commissione di esperti-manager di alto profilo che elabori le procedure per la gestione e valutazione dei bandi pubblici di ricerca promossi dal Ministero”. Ma la gestione rimarrebbe interna al Ministero, certo non una garanzia di indipendenza.
Auspichiamo che la Sen. Cattaneo e la Ministra Bernini agiscano di concerto affinché l’approvazione della mozione sia concretizzata dal Governo nel rispetto dell’impegno preso, evitando di farne slittare l’attuazione. Continueremo a impegnarci affinché il nostro Paese sia dotato di strutture adeguate per una gestione dei finanziamenti alla ricerca pubblica che sia efficiente e indipendente dalla politica, dalle potenziali influenze corruttive e dai conflitti di interesse, in accordo con le linee guida adottate dalla comunità Europea e dai numerosi suoi stati.

L’Associazione Luca Coscioni è una associazione no profit di promozione sociale. Tra le sue priorità vi sono l’affermazione delle libertà civili e i diritti umani, in particolare quello alla scienza, l’assistenza personale autogestita, l’abbattimento della barriere architettoniche, le scelte di fine vita, la legalizzazione dell’eutanasia, l’accesso ai cannabinoidi medici e il monitoraggio mondiale di leggi e politiche in materia di scienza e auto-determinazione.